La salute è un tema che sta a cuore a tutti, in particolare la salute dei nostri bambini è quella in prima linea.
Molte mamme non fanno altro che stare attente all’igiene del proprio bambino e a controllare gli ambienti che il piccolo frequenta per assicurare la massima pulizia, ma non solo i germi e i batteri possono diffondere malattie ma anche bambini non vaccinati possono infettare i restanti bambini, soprattutto quelli che frequentano le scuole con malattie.
La novità per il prossimo anno scolastico riguarderebbe proprio la problematica vaccini, infatti secondo alcune dichiarazioni il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin afferma che i bambini che non possiedono i giusti vaccini non potranno effettuare l’iscrizione scolastica.
L’argomento vaccini proprio quest’anno è stato trattato maggiormente visti i numerosi casi di morbillo tra i bambini, in quanto non tutte le famiglie hanno ritenuto opportuno sottoporre i propri figli a tale prevenzione.
L’annuncio del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin non è andata giù al governo tanto che Palazzo Chigi ha smentito l’inserimento del testo nei provvedimenti in discussione, ma il ministro della Salute esclude tensioni con il Ministro dell’Istruzione Fedeli.
Il testo di legge fa dei passi enormi rispetto alle vaccinazioni obbligatorie, infatti pare che si supererebbe il principio fino ad oggi in vigore che distingue i «vaccini consigliati» da quelli «obbligatori». Il ministro Lorenzin pone l’obbligo di vaccinazione per l’accesso alla scuola dell’obbligo, l’elenco dei vaccini obbligatori sarà pubblico e senza differenze tra vaccinazioni obbligatorie e raccomandate.
«Ovviamente questa è una norma che può avere degli aspetti di complessità, per questo l’ho mandata alla presidenza del consiglio. Spero che ci sia un approfondimento con il ministero dell’Istruzione, che ha il timore che venga leso il diritto all’accesso alla scuola».
«L’obbligo dei vaccini non deve andare contro il diritto all’istruzione».
Nel mese di febbraio dopo l’incontro tra Fedeli e Lorenzin, il Miur ha reso pubblico tale incontro in cui la ministra Fedeli «si è espressa per la tutela di bambine e bambini, e quindi per l’obbligatorietà delle vaccinazioni, sottolineando però che si deve trovare il modo per garantire al contempo anche il diritto costituzionale all’istruzione». Su questo si sta lavorando affinché «i due diritti costituzionali, quello alla salute e quello all’istruzione vengano entrambi garantiti».
«Con Fedeli – aggiunge Lorenzin c’è un dialogo proficuo da mesi, questo testo risponde alla necessità di avere norme uniche in tutta Italia visto che le regioni si stanno muovendo in ordine sparso».
In alcune regione del nord Italia che sembrano più avanti del resto dell’Italia, è già stata approvata tale norma, tra le regioni che hanno messo in pratica tale nota sono: Emilia e Lombardia, mentre ci sono altre Regioni che stanno ancora scrivendo le loro leggi come Toscana, Puglia, Piemonte, e Lazio.
In tutte le Regioni tale argomento ha destato polemiche e discussioni, infatti dopo l’approvazione definitiva è immaginabile una opposizione ad una misura nazionale.