Sono quasi 50.000 i docenti diplomati magistrale che non conoscono il proprio futuro, docenti che in seguito alla sentenza del consiglio di stato si sono ritrovati esclusi dalle Graduatorie ad esaurimento, a distanza di mesi dalla suddetta sentenza non si conoscere la sorte di questo piccolo esercito di docenti, dopo la sentenza il Ministero dell’Istruzione ha invocato il parere dell’avvocatura di stato per poter meglio gestire la delicata situazione.
Complici anche le elezioni politiche del 4 Marzo 2018, la “patata bollente” sarà gestita dal futuro governo che gli italiani con il loro voto eleggeranno, in questi mesi sono state molte le manifestazioni di protesta messe in campo dai 45.000 docenti che, grazie all’aiuto e supporto dei sindacati della scuola, hanno cercato di portare sotto i riflettori la loro precaria situazione.
In questi ultimi giorni si registra un’apertura sulla delicata situazione direttamente dal Ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli, che ha rilasciato delle dichiarazioni proprio sulla sentenza del consiglio di stato che ha escluso dalle Graduatorie ad esaurimento i docenti diplomati magistrale.
Il Ministro dell’Istruzione ha sottolineato che non bisogna creare falsi ed ingiustificati allarmismi, secondo la Fedeli non vi sarà nessun licenziamento di massa, una situazione che è stata usata da molte forze politiche all’opposizione per creare caos, allarmismi e denigrare l’attuale governo.
Il Ministro dell’Istruzione ha poi continuato affermando che la sentenza del consiglio di stato non ha effetti immediati su tutte le situazioni giuridiche soggettive dei diplomati magistrali o dei controinteressati, la sentenza ha la funzione di assicurare che i giudici amministrativi interpretino in maniera uniforme la normativa, in occasione delle future sentenze e tenuto conto che in passato vi erano stati diversi orientamenti giurisprudenziali.
La Fedeli ha poi evidenziato che l’intenzione del Miur è quella di intervenire in maniera corretta, dare esecuzione alla sentenza nel modo più giusto possibile, garantire l’uniformità di attuazione sul territorio nazionale e, nel frattempo, anche la continuità didattica a tutela di studentesse e studenti.
Dichiarazioni sicuramente positive ma che al tempo stesso lasciando il tempo che trovano, poichè dopo le Elezioni del 4 Marzo 2018 ci sarà un altro Ministro dell’Istruzione a decidere e gestire la delicata situazione dei docenti diplomati magistrale.
Ora per i 45.000 docenti diplomati magistrale c’è da attendere una nuova importante data, infatti il prossimo 23 Marzo 2018 verrà reso pubblico il parere dell’Avvocatura di Stato su come dare seguito alla sentenza del Consiglio di Stato che ha dato ragione agli stessi legali che operano per conto dell’amministrazione pubblica.