Con la fine dell’anno scolastico si avvicina per molti studenti il momento di tirare le somme sull’anno scolastico che sta per termine, c’è chi dovrà fare i conti con le medie dei voti durante l’ultimo semestre per cercare di non portare a casa un recupero e chi dovrà fare i conti con la bocciatura.
Ad avere un ruolo davvero predominante nella bocciatura oltre alla media sufficiente in tute le materie vi è il voto in condotta, che riguarda la disciplina dello studente in classe.
In merito a tale argomento voto in condotta, pare che tale voto in condotta verrà abolito dalla pagella, infatti a tale notizia arrivata all’orecchio dei genitori di una scuola media in provincia di Lecce ha fatto insorgere i genitori che ritengono necessario il voto in condotta.
La notizia dell’abolizione voto in condotta è pervenuta nel corso dell’anno scolastico, a fine febbraio 2017, a le reazioni dei genitori degli studenti non è stata del tutto rose e fiori in quanto ci sono state numerose lamentele pervenute alla dirigente scolastica e ai docenti per lamentare il mancato coinvolgimento dei genitori nella decisione di eliminare il voto comportamentale.
La Dirigente scolastica della scuola media in provincia di Lecce nella metà di marzo ha deciso di incontrare i genitori degli alunni per parlare dell’argomento, sottolineando che:
“I nostri alunni non sono un numero. La valutazione è la sintesi di un processo, per questo ai voti decimali preferiamo un giudizio. Dopo un percorso di auto-aggiornamento, su proposta degli stessi docenti, è stato deciso di sostituire (e non di eliminare) nella Scuola Secondaria di Primo Grado il voto in decimali del comportamento con un giudizio esplicativo richiamandosi alla rubrica valutativa strutturata per livelli di competenza e suddivisa in aree sulla base dell’articolazione del Curricolo Socio Affettivo, rispondente alle Competenze Sociali e Civiche previste dal Quadro europeo delle Competenze.
Per mezzo di tale rubrica è possibile collegare i livelli al voto numerico. Rubrica e relativi livelli fanno parte integrante e sostanziale della Scheda di Valutazione di ogni singolo alunno. Tali scelte sono coerenti con il percorso di Sperimentazione, Ricerca e Sviluppo avviato dall’Istituto in ambito valutativo nel rispetto della funzione formativa e proattiva della valutazione soprattutto in presenza di fenomeni gravi quali il bullismo, senza per questo venir meno alle indicazioni del DPR 122/2009”.