Il decreto che ha introdotto l’obbligo delle vaccinazioni per i bimbi nelle scuole pubbliche in queste settimane sta creando non pochi problemi, molti bimbi non risultano in regola con l’obbligo vaccinale ed i genitori stanno ricevendo comunicazioni da parte degli istituti che non stanno ammettendo i bimbi agli asili nido e scuola materna.
È successo a Prato, dove otto bambini per la maggior parte stranieri, e a Perugia dove i genitori hanno chiesto alle autorità regionali di poter almeno far terminare l’anno scolastico.
Anche nella regione Lazio nella fascia 0-2 anni, solo 33 bambini su circa 45 mila risultano dichiaratamente inadempienti, secondo Alessio D’Amato, nuovo assessore alla Sanità nella giunta Zingaretti, nella città di Napoli invece il sindaco Luigi De Magistris ha chiesto al ministero di poter trattenere a scuola anche gli irregolari. Si tratta in generale di situazioni poco definite.
In un’altra regione «sotto osservazione», l’Emilia Romagna, l’assessore alla Sanità Sergio Venturi spiega: «La legge parla chiaro, non si transige. Ma noi per una questione di buon senso abbiamo dato appuntamenti per la vaccinazione anche a fine maggio, in modo da dare tutto il tempo per la regolarizzazione e per non danneggiare i genitori».