Si accende in questi giorni il dibattito politico-economico sulle pensioni, stando alle ultime novità e le ultime notizie in fatto di pensionamento è scontro tra l’attuale Governo targato 5 Stelle-Lega ed il presidente dell’Inps Tito Boeri, la volontà del Governo è quella di introdurre la cosiddetta “Quota 100” per la quale secondo gli analisti economici, servirebbero circa 8 Miliardi di Euro.
A gettare benzina sul fuoco sono state anche le ultime dichirazioni del presidente dell’INPS il quale ha affermato che servono più migranti per pagare le pensioni, una tema, quello dell’immigrazione, molto caro al Ministro dell’Interno Salvini che non ha perso tempo per rispondere a Boeri affermando che “Vive su Marte”, di diverso avviso invece il Ministro del Lavoro Luigi Di Maio il quale ha nutre fiducia dei confronti di Boeri fino al termine del mandato, il prossimo febbraio: «Sono sicuro che finché l’Inps farà l’Inps andremo tutti d’accordo».
Come anticipato l’introduzione della cosiddetta “Quota 100” costerebbe allo stato circa 8 Miliardi a fornire questa cifra è lo stesso presidente dell’INPS, il primo anno questa riforma pensionistica costerebbe 4 miliardi e 8 a regime, la spesa potrebbe ulteriormente salire a 11 miliardi il primo anno e 18 miliardi a regime se si aggiunge la finestra di 41 anni di contributi senza limiti di età per i lavoratori.
Per far fronte a questa ingente spesa secondo il presidente dell’INPS sarà necessario aumentare la pressioni fiscale su ogni singolo lavoratore, tradotto, i lavoratori pagheranno più tasse in busta paga di quanto ne paghino oggi, in questo modo si innesca un circolo vizioso che ridurrebbe di fatto l’occupazione e dunque scaricano l’onere di finanziare le pensioni su di una platea sempre più piccola.
Insomma secondo il Presidente dell’Inps l’introduizione della Quota 100 creerebbe non pochi problami sia sotto il profilo economico che quelle occupazionale.