Approvato il Decreto Diplomati Magistrale, ecco in cosa consiste

Il Governo Lega-5 Stelle cerca di risolvere l’annosa questione dei docenti Diplomati Magistrale varando un apposito decreto che tenterà di rimediare temporaneamente l’intricata situazione, il provvedimento è stato incluso nel Decreto Dignità presentato ieri dal Ministro del Lavoro Luigi Di Maio, ma in cosa consiste questo provvedimento? e quali docenti diplomati magistrale riguarda?

Diplomati Magistrale: Esecuzione sentenze solo entro 120 giorni

Il Ministero dell’Istruzione dovrà procedere con l’esecuzione delle sentenze di merito, che presumibilmente arriveranno fra luglio e agosto, questo non è stato mai messo in discussione dal Ministro dell’Istruzione Bussetti, ma grazie al decreto legge approvato appena qualche giorno fa viene estesa la legge 669/1996 anche al caso dei docenti diplomati magistrali, la legge in questione permetterà allo Stato di ottemperare all’esecuzione di provvedimenti giurisdizionali entro 120 giorni dalla data di comunicazione del titolo esecutivo.”

In sostanza la sentenza non è immediatamente esecutiva ma lo diventa entro 120 giorni, e verosimilmente nel caso dei diplomati magistrale l’ultimo giorno utile.

Chi riguarda il provvedimento

Se ne deduce che il provvedimento riguarda tutti i diplomati magistrale che in ruolo con riserva o inseriti nelle Graduatorie ad esauriemnto con riserva riceveranno, individualmente, la sentenza di merito.

Dunque, salvi al momento i ruoli. I quasi 6.000 interessati il 1° settembre potranno riprendere regolarmente servizio, in attesa dell’ottemperanza. Per quanto riguarda i supplenti, rimarranno nelle GaE fino alla sentenza di merito e quando arriverà ci saranno anche per loro i 120 giorni utili per ottemperare. Non c’è stata invece la riconferma tout court delle supplenze nelle quali gli interessati speravano come risarcimento per il diritto negato all’abilitazione per tanti anni.

Avvio ordinato anno scolastico 2018/19

Il Ministero ha aggiunto che questo provvedimento consentirà di far avviare l’anno scolastico 2018/2019 oramai alle porte in maniera del tutto ordinata e senza caos, inoltre in sede di conversione del decreto in Parlamento, sarà poi completato il quadro normativo disciplinando procedure di reclutamento, nel rispetto della legislazione vigente.

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