Dal 2019 in poi scatteranno le nuove regole per andare in pensione, al momento per lasciare il mondo del lavoro sono necessari 66 anni e 7 mesi (con 20 anni di anzianità contributiva), dal 2019 come si sà ci sarà l’adeguamento che farà innalzare l’età pensionabile fino a 67 anni per via dell’aspettativa di vita che secondo l’Istat è aumentata
Per la pensione anticipata non conta l’età. Dal 2019, causa adeguamento età pensionabile, per la pensione anticipata saranno necessari 43 anni e 3 mesi (uomini) o 42 anni e 3 mesi (donne).
Le nuove regole sulla pensione non riguarderanno però tutte le categorie di lavoratori, infatti ce ne sono alcune che non sono interessate dalle nuove norme conservando di fatto le attuale norme che prevedono l’età a 66 anni e 7 mesi, ma con 30 anni di contributi, vediamo quali sono queste categorie di lavoratori:
- lavoratori che hanno svolto lavori notturni in almeno metà della carriera o 7 anni degli ultimi 10 lavoratori di almeno 6 ore, per 78 giorni l’anno
- lavoratori che nella metà della carriera o 7 anni degli ultimi 10 siano stati insegnati d’infanzia
Pensioni: Quota 98 e 99
Per il 2019/20, i lavoratori che si trovino nella situazione di poter beneficiare dell’uscita con il sistema delle quote, potranno andare in uscita anticipata con almeno 35 anni di contributi ed un’età minima di 62 anni, ma dovrà essere raggiunta necessariamente la quota 98 per i lavoratori statali e i dipendenti del settore pubblico e la quota 99 per i lavoratori autonomi che versano all’Inps.