Vittime e carnefici, cosi vicini, costretti fianco a fianco nello spazio virtuale del web che annulla le distanze ma che amplifica violenze psicologiche e fisiche, la forza dei molti uniti nel deridere e intimidire nel postare e commentare sui social network tutti contro uno, ragazzi e ragazze colpiti nell’intimità acerba non sempre hanno la forza di denunciare alzare la voce.
dopo anni di rinvii e modifiche e discussioni la camera ha approvato in maniera definitiva la legge che tutela i minori da queste violenze, aggressioni, molestie e ricatti, furto di identità e di immagini potrà essere richiesta la rimozione dai siti web entro 48 ore, prima ancora della denuncia il bullo minorenne riceverà un’ammonimento dal questore con il coinvolgimento della famiglia.
Un tavolo tecnico del governo si occuperà di monitorare il fenomeno, nelle scuole poi un docente sarà il referente collaborando con le forze dell’ordine, inziative per educare al rispetto e all’uso consapevole del web, come la campagna vita da social che da anni la polizia postale porta nelle aule scolastiche, un’adolescente su tre secondo telefono azzurro ha trovato proprie immagini che non aveva autorizzato, 1 su 10 ammette di averne diffuse umiliando il coetaneo.
A famiglie ed educatori il compito di trasmettere i valori alle istituzioni invece quello di tutelare le vittime di violenze e discriminazioni, una violazione incaccettabile dei diritti umani universali quando la persecuzione è dovuta all’orientamento sessuale ha ricordato il capo dello stato Mattarella in occasione della giornata mondiale contro l’omofobia, l’intolleranza ha proseguito mattarella è il più grande dei mali per una società civile, l’omofobia e la trasfobia violano la dignità umana, ledono il principio di uguaglianza, comprimono la libertà e gli affetti delle persone-