La riforma delle pensioni 2018 è sempre al centro del dibattito e discussione sia politica che economica, ogni giorni si susseguono notizie sulle pensioni un tema di grande rilevanza sia per la politica che per i cittadini che negli ultimi anni hanno visto allontanarsi sempre di più l’eta delle pensione.
L’attuale governo Lega-5 Stelle ha sempre dichiarato di voler riformare profondamento il mondo del pensioni a loro dire rovinato dalla riforma Fornero degli ultimi anni, al momento l’ipotesi più accreditata è la Quota 41, ma come funziona nel dettaglio e chi può eccedere oggi alla Quota 41?
Da maggio dello scorso anno (2017) i lavoratori dipendenti dipendenti del pubblico e del privato possono ottenere la pensione anticipata con 41 anni di contribuzione, possono andare in pensioni sia i lavoratori di sesso maschile che femminile, tutti i lavoratori precoci in possesso dei requisiti richiesti possono lasciare il lavoro dopo 41 anni di contributi versati.
La condizione per poter accedere alla pensione anticipata è di aver iniziato a lavorare prima dei 19 anni, ma non basta, ci sono altri requisiti da possedere come il versamento di almeno dodici mesi di contributi per periodi di lavoro effettivo (anche non continuativi) svolti prima del compimento del 19° anno di età.
Detto ciò, la notizia dell’ultima è quella che vorrebbe aumentare la Quota 41 a 42, stando alle stime elaborate dell’Inps la quota 41 aggiunta alla quota 100 necessiterebbe di 18 miliardi a regime, per questo il governo starebbe valutando l’idea di portare la quota 41 a quota 42, anche sui tempi c’è molta incertezza, stando alle ultime notizie la Quota 41 (o 41) non sarà introdotta prima del 2020.
Novità sulle Pensioni: avanza la soluzione Quota 41. E Quota 100?
Se questa alternativa di quota 42 vada a sostituire anche la proposta quota 100 è ancora presto per dirlo. Di certo, la proposta coinvolge dai 100 ai 150mila lavoratori del pubblico tra il 2019 e il 2021. Mentre se si contano i dipendenti privati, le cifre raggiungono quasi il milione.