Dal 2019 scatteranno diverse novità per chi vorrà lasciare il lavoro per andare in pensione, in primis ci sarà l’adeguamento dell’età per andare in pensione rispetto all’aspettativa di vita aumentata secondo gli ultimi dati forniti dall’Istat nel corso del 2017, per tanto da Gennaio 2019 i requisiti per andare in pensione subiranno una variazione al rialzo con l’aumento di 5 mesi come era stato già previsto dalla legge Fornero tanto odiata.
Facendo due rapidi calcoli l’età per la pensione di vecchiaia salirà a 67 anni, lo stesso dicasi per l’assegno sociale che ad oggi è concesso a chi ha 66 anni e 7 mesi di contributi, a partire dal 2019 ce ne vorranno invece 67, infine per la pensione di vecchiaia contributiva sarà necessaria un’età pari a 71 anni, oltre a 5 anni di contributi.
Anche l’anzianità contributiva per la pensione anticipata riceverà delle modifiche, passerà invece a 43 anni e tre mesi per gli uomini e 42 anni e tre mesi per le donne. Gli stessi anni di contributi sono richiesti anche per la pensione anticipata contributiva per cui, invece, l’età anagrafica diventa 64 anni visto l’incremento di 3 mesi.
Lavoratori precoci
L’adeguamento all’aspettativa di vita non risparmierà neanche i cosiddetti lavoratori precoci, che oggi possono andare in pensione con 41 anni di contributi, a prescindere dall’età anagrafica, mentre dal 2019 in poi saranno necessari 5 mesi in più, e per uscire dal lavoro ci vorranno dunque 41 anni e 5 mesi di contributi versati, di cui almeno uno prima del compimento della maggiore età.
Pensione 2019: Assegni più bassi
Altra novità riguarderà anche gli assegni di pensione, che sempre dal 2019 in poi, subiranno una lieve diminuzione, si tratta di un effetto collaterale della vecchia legge Fornero: l’adeguamento automatico del coefficiente di trasformazione per le pensioni.
La normativa prevede infatti, che per rendere sostenibile il sistema pensionistico italiano, ci siano delle variazioni a scadenze fisse sui parametri alla base della formula necessari per calcolare la pensione sulla base dei contributi versati (oltre all’età del ritiro).
Quanto perderanno i pensionati nel 2019
Per capire quanto sarà meno conveniente la pensione dal 2019 basta un semplice esempio pratico: un lavoratore che andrà in pensione a 67 anni, il 2 gennaio 2019, riceverà un trattamento annuo lordo di 13.411 euro, ben 268 euro in meno di un lavoratore che, a parità di montante contributivo e di età anagrafica, andrà in pensione il 31 dicembre 2018.
Ecco i coefficienti pubblicati in Gazzetta Ufficiale: