Il tema Pensioni è quanto mai caldo ma non certo per le elevate temperature estive che toccano i 34/35 gradi, ma per via delle polemiche che l’argomento Pensioni inevitabilmente genera, qualsiasi governo ci sia a palazzo Chigi, le ultime novità arrivano direttamente dal Ministro del Lavoro Luigi Di Maio che annuncia i tagli alle tanto discusse pensioni d’oro che permetterebbero di recuperare 500 milioni di euro l’anno da usare per alzare le pensioni minime e le sociali.
Il taglio delle pensioni d’oro interesserà gli assegni di pensione più alti quelli che vanno oltre i 4mila euro netti al mese (cioè 80mila euro lordi l’anno), il taglio che verrà applicato sarà tra il 10 e il 20% e che, secondo il progetto di legge, sarà definitiva e non transitoria e si applicherà anche alle nuove pensioni da gennaio 2019.
Il Ministro Di Maio ha fatto sapere che in collaborazione con l’INPS si stanno individuando i destinatari di questi tagli, secondo le prime stime fatte i pensionati interessati dai tagli dovrebbero essere 158mila pensionati “d’oro”, che si vedrebbero l’assegno decurtato di una percentuale tra il 10 e il 20% a seconda dell’età in cui hanno detto addio al lavoro; non verrebbero invece toccati coloro che, pur incassando una pensione superiore a 4mila euro netti al mese, sono andati a riposo dopo i 65 anni di età.
Sono molti gli esperti che non sono d’accordo con le parole e i dati diffusi dal governo, secondo molti il provvedimento pur colpendo severamente le pensioni più alte le proiezioni suggeriscono che la legge possa riuscire a far recuperare, al più, fra i 3 e i 400mila euro l’anno e non gli oltre 500 mila euro come affermato da Di Maio
Di Maio contro Repubblica
Il tema delle pensioni è quanto mai sentito, in questi giorni ci sono stati scambi di accuse tra il quotidiano la Repubblica e il Ministro del Lavoro Luigi di Maio, la Repubblica accusa Di Maio di non conoscere i temi di cui lui parla ed afferma che le persone interessate dai provvedimenti pensionistici sarebbero diversi da quelli lanciati da Di Maio.
Il Ministro di Maio risponde a Repubblica attraverso la sua pagina Facebook:
C’è qualche giornalista di Repubblica che ha paura di perdere la sua pensione d’oro? A leggere l’articolo pieno di falsità che è stato pubblicato oggi viene proprio da pensare di sì. Le notizie false però non fermeranno il nostro progetto di eliminare le sperequazioni e le ingiustizie e lo ribadisco: tra poco le pensioni d’oro senza i contributi versati saranno solo un ricordo. Ma intanto diffondete questo post per aiutarmi a smontare tutte le bufale dell’articolo e ristabilire la verità.
L’Inps sta ricostruendo la storia contributiva di tutti coloro che hanno una pensione superiore a 4.000 euro: quelli che prendono più di quanto hanno versato, una volta individuati, avranno un taglio pari a quello che prendono in più. Prenderanno quello che hanno versato. Come tutti. E non abbiamo alcuna paura dei ricorsi. Perchè, al contrario del contributo di solidarietà che è fissato dalla legge in modo secco e uguale per tutti nelle percentuali, e già giudicato incostituzionale, il nostro ricalcolo si basa su un calcolo oggettivo ed un principio: quanto i pensionati dovrebbero prendere di pensione in base ai loro contributi versati. Semplicemente equità.
Mettete il caso del signor Bianchi e del signor Rossi, entrambi prendono 5.000 euro di pensione. Il signor Rossi ha versato effettivamente contributi per 5.000, il signor Bianchi ne ha versato solo per 4.000. Con la nostra legge il signor Rossi continuerà a prenderne 5.000, mentre il signor Bianchi inizierà a percepirne 4.000, ossia quello che ha versato.
Contrariamente a quanto afferma Repubblica, le donne saranno una minoranza. Sono solo 30.000 circa, quindi più o meno 1 su 5. Non si capisce come abbiano fatto a inventarsi i dati riportati. Esiste inoltre una clausola di salvaguardia per cui nessuna pensione ricalcolata può andare sotto i 4.000 euro.
L’unica cosa vera dell’articolo è che “potrebbero essere di più di 158 mila” infatti l’Inps stima tra 158.000 e 188.000. Circa 200.000 privilegi eliminati. Sarà un gran risultato per ristabilire l’equità sociale.
Insomma il tema Pensioni è sempre molto sentito anche perchè il provvedimento che Di Maio sta mettendo in atto sul taglio degli assegni d’oro nessuna mai prima aveva osato farlo, infatti sono moltissime gli interessati che hanno fatto già sapere che faranno ricorso contro la nuova norma “taglia pensioni d’oro”.