Ancora polemiche si leggono sui social in merito alla situazione dei diplomati magistrali sebbene il decreto dignità tanto voluto si pensava che potesse placare gli animi degli interessati. Il senatore Mario Pittoni, presidente della Commissione Cultura del Senato, è intervenuto proprio sui social scrivendo un post inerente alla problematica assunzioni diplomati magistrali, e scrive che il decreto dignità non lascia a casa le ‘maestre’ e ribadisce che il Consiglio di Stato non ha confermato il loro inserimento in ruolo e nelle graduatorie ad esaurimento.
La Lega risponde al Senatore Pittoni e scrive che al contrario essi stessi hanno cercato di tendere la mano bandendo un concorso straordinario e pensando un contratto a tempo determinato (con scadenza prossimo giugno 2019), il tutto ideato per supportare i tanti insegnanti.
Pittoni dopo le parole della Lega afferma che tale proposta era stata proposta già lo scorso dicembre, subito dopo la decisione del Consiglio di Stato estendere l’idea contenuta nell’art. 17 commi 2 e 3 del decreto legislativo 59/2017 anche a scuola primaria e dell’infanzia, adattandola alle diverse caratteristiche di tali categorie.
Pittoni ricorda agli interessati al nuovo concorso straordinario che si potrà partecipare solo se in possesso di almeno due anni di insegnamento nella scuola pubblica.
Al momento continuano le operazioni per le immissioni in ruolo e inseriti anche diplomati con il vecchio ordinamento anche se dopo essere stati assunti riceveranno certamente il decreto di revoca del contratto, una amara sorpresa che forse si poteva prevedere riportando così ritardi di inizio alla scuola primaria e all’infanzia.