Nell’ultimo anno l’uso dello smartphone a scuola è stato un tema aspramento dibattuato, da chi vorrebbe eliminarlo perchè considerato strumento di distrazione e chi invece verrebbe potenziarlo come strumento di didattica, nel frattempo a Piacenza c’è la prima scuola, che mediante l’uso di un particolare dispositivo, impedirù l’utilizzo dello smartphone durante le ore di lezione.
Sarà l’istituto di Piacenza, “San Benedetto” ad utilizzare il dispositivo Yondr, un sacchetto realizzato in neoprene in cui viene alloggiato il telefonino, che una volta chiuso nella tasca, diventa inutilizzabile ma continua a ricevere, quindi in caso di emergenza può essere riattivato, e torna a essere funzionante solo tramite un sistema di sbloccaggio studiato ad hoc.
Questo dispositivo chiamato Yondr arriva dalla città di Portland, Graham Dugoni, dove un trettenne ha avuto questa idea tanto semplice quanto utile, l’utilizzo di questo dispositivo può essere estero a qualsiasi settore e contesto come ad esempio concerti, eventi particolari, teatri, tribunali e scuole.
Come dicevamo in Italia sarà l’istituto di Piacenza, “San Benedetto”, ad avviare in maniera sperimentale l’uso di questo dispositivo per impedire l’uso dello smartphone durante le ore di lezione, i coordinatori della scuola mettono in evidenza che la sperimentazione si è dimostrata utile soprattutto per l’educazione alla socialità dei giovani che spesso si isolano anche nel contesto scolastico, perdendo così le poche occasioni di socializzazione di cui la scuola è ancora valida risorsa.
Ogni giorno quindi, gli studenti dell’istituto di Piacenza, “San Benedetto” prima dell’inizio delle lezioni, potranno inserire il proprio telefonino all’interno della tasca Yondr che sarà poi chiusa e sbloccata dagli insegnanti, grazie alla base di sbloccaggio in loro possesso.
Per il momento questo istituto resta il primo ed unico in italia ad utilizzare questo strumento in via sperimentale, se l’esperimento dovesse avere riscontri positivi non è escluso che Yondr potrebbe essere esteso anche ad altre scuole d’italia.