L’allarme bullismo nelle scuole è sempre più difficile da sopprimere, e sebbene prima si parlava solo di studenti bulli, adesso ci sono anche i genitori bulli, che infieriscono verbalmente ma a volte anche fisicamente sui docenti dei loro figli.
Non è assolutamente tollerato alcun atto di violenza e soprattutto se avviene tra le mura di una scuola dove dovrebbero regnare tranquillità e educazione, e proprio durante l’inaugurazione dell’anno scolastico afferma il presidente Sergio Mattarella sottolinea l’importante tema con tali parole «Non possiamo ignorare che qualcosa si è inceppato, che qualche tessuto è stato lacerato nella società.
Alcuni gravi episodi di violenza – genitori che hanno aggredito gli insegnanti dei propri figli – rappresentano un segnale d’allarme che non va sottovalutato.
Il genitore-bullo non è meno distruttivo dello studente-bullo, il cui rifiuto cresce sempre di più nell’animo degli studenti, a scuola e nel web»
Il Presidente Matterella inoltre cercando soluzioni a tali violenze che sono a dir poco drammatiche chiede l’aiuto di tutti servendosi anche dei social che sebbene stiano diventando un’arma ad istigazione a giochi perversi per i ragazzini, debbano diventare strumento di persuasione a diffondere messaggi di non violenza.
Inoltre Mattarella riprende il caso del giovanissimo Igor Maj avvenuto in questi giorni, che a soli 14 anni ha perso la vita a causa di un gioco perverso online e mostra la sua vicinanza alla famiglia, affermando che per evitare tragedie di questo genere bisogna conoscere le fragilità dei nostri giovani e bisogna sostenerli e accompagnarli a fianco a fianco per evitare tragedie che possono costare loro la vita.