Quota 100 – Per la Riforma delle Pensioni si tratta di settimane cruciali dove le proposte fatte dal governo lega 5 stelle sono state molteplici, ma il compito è arduo poichè è necessario fare i conti con le risorse economiche che il governo ha a disposizione, vediamo ad oggi Lunedi 24 settembre quali sono le ultime novità e le ultime notizie sulle pensioni 2018.
Riforma Pensioni Quota 100, ecco le ultime notizie e novità proposte
Entro la prossima settimana le proposte avanzate sulla Riforma delle Pensioni, come anche le altre legate al lavoro, al fisco e all’economia dovranno essere messe nero su bianco, per poi essere inviate a Bruxelles che dovrà visionare la bontà degli interventi che l’attuale governo vuole mettere in campo.
L’obiettivo del Governo è quello di smantellare la vecchia legge fornero, Salvini ne sta facendo una sua lotta personale, in tantissime interviste il Ministro dell’Interno ribadisce che questa è una priorità ed il governo sta facendo di tutto per cercare di smattellare questa legge.
Nelle scorse settimane l’ipotesi maggiormente accreditata e che ancora oggi resta la più attuabile è quella denominata Quota 100, sulla quale si sono formulate molte ipotesi di come potrebbe essere messa in pratica, ad oggi le ultime notizie indicano che il Governo Conte starebbe studiando una riforma con un minimo di 62 anni di età e 36-37 anni di contributi, in questo modo nel 2019 uscirebbero dal mondo del lavoro circa 450 mila lavoratori in più rispetto alla legge fornero attualmente in vigore, mentre con 37 anni di contributi gli interessati al pensionamento sarebbero circa 410 mila persone in più rispetto all’attuale sistema pensionistico.
Secondo fonti di Governo si dovrebbe propendere più per i 37 anni di contributi ma la lega di Matteo Salvini preme per scendere a 36 anni.
Riforma Pensioni, non solo Quota 100
Quota 100 non è l’unica proposta per smantellare la legge fornero, il governo starebbe studiano anche la possibilità di ridurre gli anni di contributi che sono necessari per andare in pensione anticipata e questo indipendentemente dall’età anagrafica.
Il Governo lavora quindi per raggiungere entro l’anno prossimo circa 400.000 pensionamenti in aggiunta a quelli previsti con le regole attuali e la percentuale dovrebbe essere del 60% per il settore privato e del 40% in quello pubblico.
Oggi come si va in pensione? Requisiti per andare in pensione
Lo scorso 4 aprile 2018 l’istituto nazionale di previdenza con la circolare n.62 ha pubblicato le novità che fissano l’adeguamento dei requisiti di accesso al pensionamento agli incrementi della speranza di vita.
Dal 1° gennaio 2019, quindi, si andrà in pensione più tardi rispetto ad oggi.
- pensione di vecchiaia: da 66 anni a 7 mesi a 67 anni per tutti. L’anzianità contributiva richiesta sarà sempre pari a 20 anni;
- pensione di vecchiaia contributiva: da 70 anni e 7 mesi a 71 anni di età. L’anzianità contributiva sarà sempre di 5 anni;
- pensione anticipata contributiva: da 63 anni e 7 mesi di età a 64 anni. L’anzianità contributiva resta pari a 20 anni;
- pensione anticipata uomini: da 42 anni e 10 mesi a 43 anni e 3 mesi;
- pensione anticipata donne: da 41 anni e 10 mesi si passerà a 42 anni e 3 mesi;
- pensione anticipata lavoratori precoci passa da 41 anni a 41 anni e 5 mesi di anzianità contributiva.