L’ennesimo suicidio di un ragazzino che non sopportava più gli abusi psicologici e fisici dei compagni che provavano divertimento nel vederlo soffrire, ecco un’altra storia di dolore avvenuta pochi giorni fa che si è consumata nei bagni di una scuola. Questa volta siamo nel sud del Galles dove un ragazzino di appena 14 anni è stato trovato impiccato nei bagni della sua scuola a causa degli abusi di bullismo compiuti dai suoi compagni che ogni giorno lo portavano all’esasperazione e facendo culminare il tutto con il suicidio del ragazzino.
Bradley John questo è il nome del ragazzino che si è impiccato nei bagni della St John Lloyd Roman Catholic School a Llanelli, nel sud del Galles e dopo tale tragedia il padre del ragazzo ha chiesto le dimissioni della preside, che non si è mai curata delle sofferenze inflitte al figlio, ed ora il padre chiede giustizia e incolpa il personale scolastico di essere rimasti indifferente al dolore del ragazzo.
Il padre incolpa i docenti ed il personale in quanto, proprio il giorno del suicidio il ragazzo mancava da scuola da un’ora e dieci minuti e solo dopo più di un’ora è stato dato l’allarme, inoltre il padre del ragazzo afferma che i docenti si sono rifiutati di buttare giù la porta del bagno dove il ragazzo si era impiccato, recando anche ritardo ai soccorsi.
Bradley purtroppo soffriva di disturbo del deficit di attenzione, e pochi mesi prima del suicidio aveva cominciato ad essere curato, intanto sulla morte di Bradley John è stata aperta un’inchiesta.