Il voto in condotta era stato eliminato ai fini della promozione degli studenti con la legge 107, ora l’attuale governo sembra abbia cambiato idea e attraverso un disegno di legge potrebbe nuovamente essere reintrodotto, fare media e determinare anche la bocciatura dello studente nel caso il voto di condotta sia al di sotto del 6.
Il provvedimento era stato introdotto con la riforma della scuola del Governo Renzi “Buona Scuola”, ma evidentemente il governo Lega-5 Stelle non la vede allo stesso modo, infatti è stato presentato un disegno di legge per ripristinare il valore che un tempo aveva la codotta.
Il Disegno di Legge è stato depositato in questi giorni al Senato ed è stata firmata dal gruppo leghista e controfirmata anche dal capogruppo del Movimento 5 Stelle, Stefano Patuanelli.
La notizia è stata diffusa dal quotidiano Italia Oggi dove si legge che l’iniziativa legislativa, che segue un’impostazione scolastica gradita al ministro degli Interni, Matteo Salvini, smonta un altro pezzo delle Buona Scuola a impronta Matteo Renzi.
Se l’iter legislativo dovesse compiere il suo percorso e diventare legge, il voto in condotta diventerebbe uno degli elementi da calcolare ai fini della media della valutazione finale. Se il voto in condotta fosse inferiore al 6 scatterebbe automaticamente la bocciatura.