Gli alunni disabili necessitano di un insegnamento differente rispetto agli altri compagni di classe per questo la legge prevede per loro un docente di sostegno che lo accompagni e lo segua nella sia vita scolastica di tutti i giorni, spesso però accade che i docenti di sostegno scarseggiano e molti alunni restano in classe senza il docente di sostegno, è quello che è successo ad un alunno la cui famiglia è stata risarcita con 10 mila euro.
Il Tribunale di Velletri ha condannato il Ministero dell’Istruzione, Ufficio scolastico regionale e Ambito territoriale al risarcimento della famiglia di 10mila euro per la mancanza di un docente di sostegno verso un alunno portatore di disabilità grave, che necessitava del monte ore massimo possibile, con l’assegnazione del docente di sostegno con il rapporto 1:1.
Secondo il Tribunale la scuola ha discriminato e limitato il diritto all’istruzione dell’alunno disabile attribuendogli un numero di ore dimezzato rispetto a quelle necessarie, va ricordato infatti che il monte ore di sostegno verso gli alunni disabili viene stabilito dal PEI, e nel caso in cui le ore non vengano rispettate la scuola attua un atto lesivo del diritto allo studio e all’integrazione scolastica.
Questa vicenda è stata seguita anche dal sindacato della scuola Anief il quale evidenzia che situazioni del genere sono a centinaia in tutte le scuole d’italia è questo rappresenta solo l’ultimo caso in ordine di tempo, il problema della mancanza di ore di sostegno è presente in tutte le nostre scuole – sottolinea Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisa su Il Corriere della Sera – Poiché abbiamo oltre 8 mila istituti autonomi, cui fanno capo più di 40 mila plessi, siamo convinti che almeno un alunno disabile ogni tre, si trova in una condizione di questo genere”.