C’è grande attesa per il Concorso Scuola Docenti 2019 e la conferma arriva anche dai numeri che girano intorno a questo concorso pubblico, secondo le stime fatte i partecipanti al bando dovrebbero superare tranquillamente le 100.000 unità, una cifra estremamente elevata che includerà sia i laureati che hanno conseguito i 24 CFU (circa 100mila) e sia i docenti precari con più di 3 anni di servizio (diverse deicine di migliaia).
Concorso docenti 2019, si attendono più di 100Mila candidati
Si tratterà di un concorso che vedrà esordire anche diverse novità introdotte dal nuovo governo lega-5 stelle e che entreranno in vigore proprio a partire dal 2019 in poi con i nuovi bandi di concorso, ricordiamo che se al momento c’è una stima sui partecipanti al bando, come come abbiamo visto dovrebbe agevolmente superare le 100.000 unità, non si hanno ancora notizie certe sui posti effettivamente disponibili che il bando metterà a disposizione.
Le novità introdotte dal governo hanno aumentato esponenzialmente la platea dei partecipanti al bando infatti potranno accedere
- i laureati (indipendentemente dal fatto che abbiano svolto servizio)
- i precari con tre anni di servizio
- i docenti abilitati
Al momento saranno esentati dai 24 cfu i docenti con tre anni di servizio, anche se una delle prove verterà proprio su questi contenuti, non saranno in ogni caso richiesti per gli abilitati, inoltre il bando dovrebbe prevedere una riserva del 10% dei posti totali per i docenti con tre anni di servizio.
Ricordiamo un dettaglio da non trascurare per quanto riguarda queste novità e cioè che fanno parte della riforma dei concorsi per la scuola pubblica inserita nell’ultima legge di bilancio 2019, legge che al momento non è stata ancora approvata in via definitiva e per tanto le novità e le regole dette nell’articolo ed in generale fino ad oggi potrebbero subire delle modifiche prima dell’approvazione definitiva.
Sulla riforma dei concorsi pubblici della scuola è intervenuto anche il Ministro dell’Istruzione Bussetti il quale ha dichiarato che l’obbiettivo di queste riforma è quello di avere in cattedra docenti giovani possibilmente under 30, secondo il ministro questo sarà possibile grazie alla semplificazione delle procedure concorsuali che danno accesso all’insegnamento ed altre novità come il ritorno al concorso abilitante e la semplificazione del FIT che di fatto ritorna ad essere l’anno di prova, ripetibile per una volta.
http://miuristruzione.it/concorso-scuola/