La notizia potrebbe sembrare assurda ma corrisponde alla realtà, il concorso in questione è stato indetto dal comune di napoli per assumere nuovo personale a tempo determinato per gestire le pratiche per il reddito di inclusione, il bando metteva a disposizione 169 posti per assistenti sociali, amministrativi, educatori, informatici e psicologi per i quali si erano candidati circa 13 mila persone.
Dopo aver svolto le prove previste dal concorso solo in 95 sono risultati idonei, il resto dei posti messi a bando sono risultati vacanti, ben 74 posti tra cui 29 amministrativi, 38 educatori e 7 informatici, in particolare per quest’ultimo ruolo nessuno dei candidati (circa 13 mila) è risultato vincitore.
Una situazione davvero paradossale che ha costretto il Comune di Napoli ad emettere un nuovo bando di concorso entro l’anno per cercare di coprire i posti rimasti ancora liberi, altrimenti si rischia di perdere anche i fondi messi a disposizione.
Nel frattempo coloro che hanno partecipato e che non sono risultati idonei si lamentano dei test troppo difficili, domande contorte, clima da esame universitario, sarò realmente cosi? difficile dirlo ma sta di fatto che alle prove sono arrivati i “migliori”, il comune infatti, vista l’enorme mole dei partecipanti nel corso di questa estate aveva effettuata una prima scrematura dei candidati sulla base dei titoli posseduti, escludendo oltre 11mila aspiranti, fino ad arrivare a 1.700 candidati ammessi alla selezione finale.
A pesare sul risultato deludente anche le defezioni dell’ultim’ora. Il giorno dell’esame, infatti, se ne sono presentati solo 607: quasi uno su tre ha dato forfait, contraddizioni della crisi e della mancanza di lavoro