Nonostante la Bocciatura della Legge di Bilancio 2019 la Riforma delle Pensioni 2019 va avanti con l’attuazione della Quota 100, ciò che non è ancora delineato in maniera chiara sono le modalità di attuazione della Riforma e della Quota 100, al momento sono molteplici le proposte di attuazione ma nulla ancora di definitivo e scritto nero su bianco.
Riforma pensioni: Quota 100 sarà rivista per andare incontro all’Unione Europea
La settimana scorsa la legge di bilancio 2019 è stata ufficialmente bocciata dall’Unione Europea e molti indicano che la Riforma delle Pensioni, compresa la Quota 100, venga rivista dal Governo Lega-5 Stelle per cercare di andare in contro alle richieste dell’unione europea, il Governo di contro ha dichiarato più volte che non arretreranno di un centimetro sulla Riforma delle Pensioni prevista per il 2019, cionostante il Governo si auspica il dialogo con l’Unione Europea per cercare di convicere ed evitare anche la procedura d’infrazione prevista in questi casi.
Sabato sera il primo Ministro Giuseppe Conte è volato per una cena con Junker, l’obbiettivo della cena è quello di mediare con l’unione europea e spiegare la bontà delle misure varate dal Governo e presenti nella legge di bilancio compresa la Riforma delle Pensioni che entrerà in vigore a partire dai primi mesi del 2019, al tempo stesso il Governo italiano vorrebbe evitare le sansioni previste dalla procedura di infrazione, molti addetti del settore indicano che questo provvedimento dell’Unione Europea potrebbe avere delle conseguenze sulla riforma delle pensioni contenuta nella manovra, con Quota 100 che potrebbe essere rimodulata per limitarne i costi.
Alla luce delle recenti novità anche tra i lavoratori serpeggia un certo pessimismo e temono che la Quota 100 possa essere rimodultata per andare incontro alle esigenze dell’Europa a sfavore dei lavoratori che non potrebbero più andare in pensione nel 2019, ricordiamo infatti che secondo le stime fatte la Quota 100 interessa circa 450 mila lavoratori tra pubblico e privato.
A smentire questa possibilità, almeno per il momento, sono i due vicepremier Salvini e Di Maio, i quali pur tendendo – chi più e chi meno – la mano verso l’Unione Europea, hanno ribadito che non verranno toccati i punti centrali della Legge di Bilancio 2019.
Nei prossimi giorni avremo ulteriori dettagli sulla Riforma delle Pensioni e potremo capire se sarà approvata cosi come la conosciamo oggi e se verranno applicate delle correzzioni prima dell’approvazione definitiva il 31 dicembre 2018.