Aggressioni Docenti, in arrivo la proposta per “Reato di aggressione”

L’introduzione del reato di aggressione all’interno del codice penale nei confronti dei docenti potrebbe essere una soluzione al dilagante fenomeno che vede i docenti italiani aggrediti ogni giorno verbalmente e fisicamente dagli stessi alunni ma soprattutto dai loro genitori, che in quanto tali dovrebbero dare il buon esempio nei confronti dei loro stessi figli, educandoli alla non violenza.

Aggressioni Docenti, in arrivo la proposta per “Reato di aggressione”

Per cercare di arginare questo fenomeno il Ministro dell’Istruzione recentemente ha fatto sapere che si sta valutando una linea dura verso questo fenomeno, una proposta che sta prendendo corpo sarebbe l’introduzione all’interno del codice penale del reato di aggressione nei confronti dei docenti della scuola pubblica, durante ovviamente l’esercizio delle loro funzioni.

Non tutti hanno accolto in maniera positiva una soluzione del genere, molti infatti affermano che il metodo repressivo non funzioni, sarebbe necessario agire di più sul piano culturale, coinvolgendo i genitori e gli alunni con progetti di educazione e formazione, sia a scuola che in famiglia.

Sottolineamo che al momento si tratta solo di una proposta ed al momento è al vaglio dei vari ministeri coinvolti per capire quanto possa essere applicabile e quanto possa funzionare l’introduzione di questo tipo di reato che sarebbe unico nella storia del diritto penale italiano.

La proposta tra le altre cose prevederebbe come pena accessoria al reato la perdita della patria potestà, in quanto non idonei a svolgere la funzione educativa sui figli, inoltre per i genitori che aggrediscono un docente la pena dovrebbe prevedere l’arresto immediato in caso di flagranza di reato, e l’affidamento dell’alunno ad una comunità di rieducazione.

Inoltre, se la violenza è reiterata, l’ordinamento dovrebbe prevedere la condanna di 5 anni di detenzione e, per i genitori che sono dipendenti pubblici, anche l’interdizione dai pubblici uffici per un periodo di 10 anni.

Il dibattito è aperto è siamo sicuri che l’eventuale introduzione di questo reato non sarà semplice, ciononostante è quanto mai doveroso intervenire e debellare un fenomeno che negli ultimi anni è diventata una vera e propria emergenza sociale.

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