Qual è il participio passato di “soccombere”? Questo è uno dei quesiti che spesso si imbattono le persone che hanno a che fare con il verbo Soccombere, la grammatica della lingua italiana non è cosa semplice e questo è risaputo, spesso quindi, sorgono dubbi sulla forma corretta di un verbo, di una frase o di un aggettivo, in questo breve articolo andremo a vedere qual è la forma corretta secondo la grammatica italiana.
Participio Passato di Soccombere, come si scrive? ecco la Forma Corretta
Il Verbo soccombere ha un participio passato che oggi non viene molto utilizzato, si tratta di una forma molta rara che troviamo solo in campo poetico (poesie) o in una prosa arcaicizzante, per tanto il participio passato di soccombere (dal latino succumbĕre, derivato di cumbĕre ‘giacere’ con il prefisso sub- ‘sotto’) non è usato, né, di conseguenza, sono usate le forme composte che lo richiedono.
Trattandosi di un verbo difettivi dove manca un participio passato, spesso si ricorre frasi composte o sinonimi, come ad esempio “soccombere”, sconfiggere, capitolare, darsi per vinto, ecc; per “incombere”, sovrastare o spettare, toccare ecc
Eccone due esempi letterari dove si fa uso del Participio Passato di Soccombere:
«Non è dubbio che quella loro volontà, fra tali e tante tentazioni, per la sua fralezza sarebbe soccombuta, e non avrebbero potuto perseverare.» (Rosmini, 1797-1855)
«Il suo fez di velluto ha soccombuto alla fine sotto l’indignazione di una coppia di begli occhi che lo fulminavano dalla tribuna delle dame, ed è scomparso.» (Petruccelli della Gattina, 1815-1890).