Si è tenuto a Roma un convegno dedicato alla scuola digitale a cui ha partecipato la ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli, in cui ha sottolineato durante il convegno ‘Le competenze digitali 4.0 – Scuola, Lavoro e Imprese’ e “la creazione di una cultura digitale diffusa deve inevitabilmente partire dalla scuola.” La convinzione e l’obiettivo della Ministra Fedeli è proprio quello di intraprendere un nuovo metodo formazione incentrato sull’innovazione digitale, già tracciato dal Piano Nazionale Scuola Digitale.
Durante il convegno la Ministra Fedeli ricorda la data dell’evento dedicato al Piano Nazionale Scuola Digitale, che si terrà a Roma il prossimo 26 luglio 2017, in cui si riuniranno tutti gli stakeholder per rilanciarlo con “nuove priorità, nuovi investimenti in formazione, competenze e connettività per ogni scuola”.
L’impegno della scuola sul fronte delle tecnologie informatiche e on line è molto forte e pare che gli sforzi fatti fino ad ora stiano portando buoni frutti, attraverso tale piano scuola digitale si vedranno 150 mila persone nella scuola a fruire della formazione sui temi del digitale; oltre 1,3 milioni di studenti e 50.000 docenti sono coinvolti nel portare il pensiero computazionale in ogni classe; 8.400 animatori digitali al lavoro; oltre 4.000 istituti al lavoro per rendere strutturali le competenze digitali grazie a un investimento da 80 milioni di euro. Insomma un impegno per tutti che coinvolge studenti, docenti, personale scolastico e esperti addetti alla formazione che porterà alla crescita e allo sviluppo di nuove tecnologie adatte allo studio, “le competenze sono la più solida garanzia di futuro per le nostre e i nostri giovani, per uno sviluppo strutturale per il nostro Paese: solo attraverso un allineamento più efficace tra il nostro sistema educativo, la società che cambia e il mondo del lavoro avremo la nostra vera ‘Garanzia Giovani'”.
“E’ un impegno che riguarda anche l’Alternanza Scuola-Lavoro in chiave digitale e l’orientamento, strumenti che sono stati ulteriormente rafforzati nell’ultimo anno con investimenti dedicati, grazie alle risorse del PON, e il rafforzamento degli ITS, in particolare su tecnologie dell’informazione e della comunicazione”, riprende poi V.Fedeli “sul versante universitario, una priorità assoluta è favorire l’accesso della componente femminile alla formazione superiore e universitaria ICT. La quota molto bassa di donne tra i laureati nei corsi ICT e scientifici è una criticità, ma anche un potenziale strategico di abilità e capacità da cogliere. È necessario – ha concluso la ministra – aiutare le donne ad abbattere una barriera culturale imposta dal costume e associata a schemi di disparità salariale di genere, tramite campagne di formazione e informazione sulle maggiori opportunità di reddito, carriera e valorizzazione di genere negli ambiti dell’ICT e dell’innovazione, iniziative di mentoring, rafforzamento delle competenze”.
Secondo quanto detto dalla Ministra, la domanda di competenze è destinata ad aumentare e continuerà ad evolversi, trasformando interazioni sociali, lavori e intere filiere produttive, ma tutto ha osservato la titolare dell’Istruzione richiede una straordinaria capacità di adattamento e propensione all’apprendimento a cui si deve rispondere investendo nel legame con il digitale e la sua ‘cultura.