Dopo un’analisi dati fatta sulle percentuali di partecipazione ai viaggi di istruzione fatto su un campione di 12mila alunni tra scuole medie e superiori è emerso che tanti sono i docenti che non vogliono accompagnare i propri studenti ai viaggi di istruzione.Gli insegnanti non vogliono più accompagnare i propri alunni ai viaggi di istruzione, addirittura si è riscontrato che per le scuole del sud Italia uno studente su due quest’anno non farà il viaggio di istruzione dormendo almeno una notte fuori.
Tra insegnanti che si rifiutano di accompagnare gli studenti e studenti che non vogliono partecipare a tali viaggi in quanto non vogliono stare con i compagni di classe al di fuori delle aule la situazione non è delle migliori.
Sebbene gli studenti rinunciano a partecipare ai viaggi di istruzione per motivi economici o caratteriali i docenti invece rinunciano a fare da accompagnatori perché non vogliono avere problemi e responsabilità, per non parlare del compenso economico davvero irrisorio per tali responsabilità.
Pur rinunciando al viaggio di istruzione con la propria classe tanti sono gli studenti che decidono di partire con la propria famiglia o con i propri amici scegliendo mete diverse dagli standard, destinazioni economiche italiane o mete Europee come Barcellona, Londra e Berlino.
I mezzi più utilizzati per i viaggi sono i pullman, particolarmente utilizzato per gli spostamenti in Italia, ma anche il treno è stato rivalutato, mentre per i paesi esteri vengono utilizzati voli low-cost. I costi da supportare per un viaggio? i costi per un viaggio possono essere calcolati tra i 200 e i 400 euro circa di spesa per tre giorni di permanenza.