Spesso si parla di internet e di banda larga delle scuole pubbliche italiane, ma la situazione reale spesso non coincide con quella desiderata, se da un lato quasi tutte le scuole italiane sono raggiunte da connessione web (appena il 3% degli edifici scolastici italiani risulta privo di una connessione ad internet) dall’altro lato la velocità della connessione è il vero problema, molto spesso le connessioni sono lente ed in alcuni casi funzionano a singhiozzo, a dirlo è l’Agcom nel Report sullo Stato di sviluppo digitale delle scuole in Italia.
Internet a Scuola: molti i docenti che in classe usano la rete del loro cellulare
L’Agcom in questi giorni ha diffuso i dati sullo Stato di sviluppo digitale delle scuole in Italia, il quadro che emerge dal report non del tutto roseo, il 47% dei docenti delle scuole italiane utilizza con frequenza quotidiana strumenti digitali nello svolgimento delle proprie attività didattiche a fronte di un 5% che invece non li utilizza mai.
E nelle scuole dotate di una connessione a banda ultra-larga, la media dei docenti che usa tutti i giorni strumenti digitali nella didattica sale al 51%.
Il report diffuso dall’Agcom rileva quanto sia opportuno intensificare lo sviluppo di competenze e di cultura digitale nelle scuole italiane, non sono pochi i docenti che utilizzano la connessione web dei dispositivi personali, come smartphone e tablet per aggiornare quotidianamente i registri, ed altri strumenti didattici dove viene richiesta una connessione alla rete.
Altro aspetto negativo messo in luce dal report dell’Agcom è la differenza di velocità che c’è tra le regioni italiane, ad esempio nella regione Emilia Romagna oltre il 30% delle scuole sono connesse a più di 30 Mbps, rispetto a una media nazionale dell’11,2%.
Le scuole con le connessioni migliori sono anche quelle che hanno un numero medio di studenti più elevato. Inoltre le scuole che vantano una rete telematica completa, che copre tutti gli spazi disponibili, sono pari al 74,6%. Di queste, tra quelle secondarie di secondo grado l’83,9% presenta una copertura totale degli spazi, tra quelle secondarie di primo grado il 78% e tra quelle primarie il 71,4%.