Novità in arrivo per i docenti di religione, per loro si starebbe pensando ad un concorso ad hoc per cercare di regolarizzare la posizione di questi docenti che sono tra i più precari come numero tra i docenti della scuola pubblica, secondo quanto riportato dal Messaggero a giorni dovrebbe essere presentato un disegno di legge dedicato proprio ai docenti di religione, nell’articolo facciamo il punto sulla situazione.
Concorso Docenti Religione 2019,
La questione dei docenti di religione esiste da molti anni, nonostane siano dei docenti alle dipendenze del Ministero dell’Istruzione godono di un regime particolare che nel corso degli anni si è cercato più volte di regolamentare, ad esempio l’idoneità degli insegnanti deve essere riconosciuta dall’autorità ecclesiastica e la loro nomina disposta dall’autorità scolastica d’intesa con la prima (art. 9, numero 2, dell’Accordo di revisione del Concordato e punto 5 del protocollo addizionale).
Altra questione che riguarda questa categoria di docenti è quella del precariato, secondo i dati la maggior parte dei docenti non hanno un contratto stabile, più di 1 docente su 2 a causa del fatto che il concorso non viene bandito da oltre 14 anni e devono attenersi alle graduatorie messe a punto dalla Cei, che come abbiamo visto rilascia l’abilitazione all’insegnamento, sono 12.114 i docenti con contratto a tempo indeterminato a fronte dei 15.218 precari, mentre non ci sono neanche classi di concorso dedicate.
Concorso Docenti di Religione 2019, ecco le novità
Secondo quanto riportato dal Messaggero il governo a giorni dovrebbe presentare un disegno di legge dedicato proprio a questi docenti per sistemare i prof di religione, nel recente decreto legge Semplificazioni era stato presentato un emendamento a firma di Mario Pittoni ma successivamente il testo era stato messo da parte con gli altri provvedimenti relativi alla scuola.
Negli ultimi mesi l’idea era quella di far entrare tutti gli abilitati in un’unica graduatoria, con una sorta di sanatoria, bandendo un concorso riservato. Ma non è possibile.
Il sottosegretario all’istruzione Fioramonti, nell’ultima interrogazione parlamentare, ha spiegato infatti che il concorso sarà ordinario e non riservato, come previsto dalla normativa attuale. Una corsia preferenziale comunque ci sarà: nel concorso ordinario, infatti, sarà prevista una quota riservata ai docenti che hanno almeno 3 anni di servizio alle spalle anche non consecutivi nell’arco dell’ultimo decennio.
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