Le indagini sui falsi diplomi conseguiti da persone che lavorano come personale ata nelle scuole del nord continuano e svelano sempre di più il meccanismo alla base di questo scandalo che ha portato molte persone del sud ad avere un posto nelle scuole anche pur non avendone i titoli, visto che quelli con cui sono stati inseriti nelle graduatorie si sono rivelati falsi.
Scandalo Falsi Diplomi Personale ATA, guai seri anche per gli acquirenti
Stando alle ultime indagini il procuratore Rosario Cantelmo e il pubblico ministero Antonella Salvatore, hanno interrogato gli acquirenti dei diplomi falsi che hanno partecipato al concorso per lavorare come personale ata, nello specifico al momento le persone indagate sono circa 50 a seguito delle perquisizioni effettuate presso alcuni istituti tra cui il «Mediaform» di Acerra, presso il centro studi «Fra Luigi Monaco» di Vitulazio e il «Campus Academy» di Avellino.
Nel corso delle perquisizioni presso gli istituti accusati di emettere falsi titoli sono state ritrovati files excel al cui interno erano presenti i nominativi di tutti i soggetti che avevano conseguito l’attestato Eipass, grazie a queste informazioni tra gli indagati ora figurano anche 44 acquirenti dei diplomi falsi, a cui, al momento, la procura contesta il reato di corruzione in concorso con i sei indagati sottoposti alle misure cautelari emesse lo scorso 24 gennaio scorso.
L’inchiesta sui falsi diplomi ricordiamo che è partita grazie ai servizi che la trasmissione Striscia la Notizia aveva diffuso, nel servizio realizzato da Luca Abete veniva messo con le spalle al muro anche un collaboratore della Cisl Scuola IrpiniaSannio che chiedeva, appunto, 2000 euro a fronte di titoli di studio necessari per la presentazione delle domande del personale ATA.