Il vino, nettare degli dei amato da tanti e non sopportato dagli astemi, diventerà materia di studio in molti istituti scolastici a partire dal prossimo anno. L’introduzione della nuova materia giunge come proposta a seguito di un Form tenutosi presso l’università Luiss di Roma per voce del vicepresidente della Commissione Agricoltura della Camera, Massino Fiorio. Il vicepresidente della Commissione Agricoltura della Camera sottolinea l’importanza dell’introduzione di tale insegnamento ed è necessario introdurlo come insegnamento obbligatorio.
A rientrare nella categoria di indirizzi scolastici che vedranno l’introduzione della nuova materia di studio saranno gli istituti alberghieri, si procederà attraverso un corso di sommelier che spiegherà tutti gli usi e costumi del vino per avvicinare i giovani ad una nuova e importante conoscenza che potrà aprire anche nuovi percorsi di studio e di formazione che aprirà le porte ad un importante impiego come il sommelier.
“E’ una battaglia lunga, afferma, ma dobbiamo uscire dall’angolo nel quale ci confinano i paesi del Nord Europa che puntano a considerarlo alla stregua di una qualsiasi bevanda alcolica”.
Inoltre lo stesso Massino Fiorio vicepresidente della Commissione Agricoltura della Camera propone anche “il vino come recita l’articolo 1 del Testo Unico sulla vite e il vino è “patrimonio culturale dell’Italia” e di avviare una proposta di legge che preveda l’insegnamento nelle scuole italiane della cultura del vino. Cioè di quale sia la storia del vino ma anche di cosa sia il vino e di come vada consumato”.