Dal mese di settembre partiranno i controlli per i possessori del Reddito di cittadinanza, una task force che avrà il compito di stanare i furbetti che abusano di questo sussidio, una fase di controlli che era sempre stata annunciata già nelle prime fasi del reddito, il Ministro del Lavoro Di Maio affermò che i controlli sarebbero stati rigorosi.
I controlli sui beneficiari del reddito verranno effettuati insieme al Comando generale della Guardia di finanza che in una circolare operativa ai reparti che punta a individuare – nel magma dell’economia invisibile e illecita – chi ha provato a approfittare indebitamente del beneficio.
Saranno controllati i lavoratori in nero o pagati con somme fuori busta ai venditori abusivi, da chi affitta le case in evasione d’imposta a chi ha ottenuto il reddito di cittadinanza ma non rinuncia a giocare cifre importanti, di cui non sia nota la fonte, magari anche in punti clandestini di raccolta scommesse.
E ancora, dagli immigrati che trasferiscono nel Paese di origine somme non compatibili con i redditi dichiarati a chi viene trovato con auto incompatibili con la misura di sostegno. È vasta la casistica presa in esame dal documento della Gdf, di cui il Sole 24 ha anticipato oggi alcuni contenuti.
E comprende anche le conseguenze cui si espongono coloro che forniscono informazioni anagrafiche false, simulando la più conveniente composizione del nucleo familiare, per massimizzare, indebitamente, un
vantaggio altrimenti non spettante.