Il rinnovo del Contratto del Settore Scuola (CCNL Scuola) negli ultimi mesi ha tenuto banco tra gli argomenti più dibattuti sia tra gli addetti ai lavori e sia nelle aule del governo, da un lato ci sono i docenti che chiedono maggior considerazione del lavoro e delle funzioni che essi svolgono, dall’altro lato c’è il governo, che prima per bocca del Ministro dell’Istruzione Fedeli considera gli stipendi dei docenti bassi e che andrebbero raddoppiati, ma al tempo stesso quando si tocca l’argomento del rinnovo contrattuale e degli stipendi, si parla di aumenti davvero insignificanti, 80 € e neanche netti.
In questi giorni il Miur e i sindacati sono al lavoro per l’Atto di Indirizzo all’Aran, che condurrà al rinnovo del Contratto atteso oramai da molti anni, le trattative partono dall’accordo stipulato tra le parti in data 30 Novembre 2016, per quanto riguarda gli aumenti il punto 3 dell’Accordo prevede, che questi ultimi siano tali da valorizzare i livelli retributivi più bassi, in pratica gli aumenti dovrebbero essere più “sostanziosi” per chi guadagna di meno. Questo quanto scritto nell’Accordo:
“le parti si impegnano, nella sede dei tavoli di contrattazione, a garantire che gli aumenti contrattuali, nel comune intento di ridurre la forbice retributiva, valorizzino prioritariamente i livelli retributivi, che hanno maggiormente sofferto la crisi economica e il blocco della contrattazione…”
Nel frattempo gli stipendi dei docenti italiani restano tra i più bassi d’europa e questo nonostante il livello di istruzione fornita sia tra i migliori del vecchio continente, nelle prossime settimane avremo sicuramente nuove notizie in merito al rinnovo del contratto e dell’aumento degli stipendi, sperando che possano esseri maggiori di 80€ lordi che non gioverebbero davvero a nessuno.