L’anno scolastico è appena iniziato e purtroppo si sono già verificati degli episodi di cedimenti strutturali in alcune scuole, per fortuna senza gravi danni a studenti e insegnanti. Il Rapporto di Cittadinanzattiva ha fatto emergere che in Italia si registrano molti casi di problemi strutturali, registrando un crollo ogni tre giorni, e tale allarme richiede l’intervento di fondi per la sicurezza scolastica.
Purtroppo dalle verifiche presso diversi edifici scolastici sono emersi problemi di agibilità, con mancanza di documenti, in particolare verificati al sud Italia, per non parlare della documentazione relativa a prevenzione incendi e dell’agibilità igienico-sanitaria (Per il Codacons, il 46,8% degli edifici scolastici presenti sul territorio nazionale non possiede il certificato di collaudo statico, e il 53,8% non ha quello di agibilità o abitabilità)
I dati rilevati non sono affatto rincuoranti e mostrano i problemi in particolare registrati al sud creando disomogeneità tra le varie aree del Paese e a tal proposito gli ultimi governi hanno stanziato diversi miliardi di euro per la sicurezza, come ricorda il Ministro Lorenzo Fioramonti, ma il Ministro chiarisce che purtroppo ci sono difficoltà a spenderli perché manca rapporto tra il governo e gli enti locali.
La coordinatrice nazionale scuola di Cittadinanzattiva Adriana Bizzarri, occorre che gli Enti locali garantiscano con urgenza gli interventi ordinari e straordinari di manutenzione e le indagini diagnostiche su soffitti e solai per scongiurare altri crolli, in quanto le procedure burocratiche per l’utilizzo effettivo dei fondi sono eccessivamente farraginose.
Occorrerebbero procedure di richiesta fondi più semplici e veloci per garantire la sicurezza dei nostri studenti aggiunge Bizzari.