Quando al capo del Ministero del Miur c’era Bussetti una delle priorità che il Ministro voleva inserire all’interno della scuola era l’autonomia Regionale, un tema che ha sempre diviso sia nella politica ma anche tra gli stessi docenti che non vedevano certo di buon occhio questo provvedimento che secondo loro avrebbero acuito ancora di più le differenze tra le scuole del sud e quelle del nord.
Autonomia Scolastica, Fioramonti annuncia che non si farà, ecco le novità
In questi giorni il neo Ministro dell’Istruzione Fioramonti ha rilsciato alcune dichiarazioni proprio sull’autonomia scolastica regionale, il Ministro ha fatto sapere che al momento il Governo ed il suo Ministero hanno abbandonato il progetto dell’autonomia Scolastica contro cui si era sempre detto contratio il leader dei 5 Stelle Di Maio.
Anche quando il Ministro del Miur era Bussetti (Lega) il progetto sull’autonomia regionale della scuola si è arenato per volontà dell’ala pentastellata del primo Governo Conte, per poi bloccarsi definitivamente con la caduta dell’Esecutivo.
La conferma del fatto che il progetto di autonomia scolastica regionale non si farà è arrivata, come abbiamo evidenziato, proprio dal Ministro dell’Istruzione, il quale a margine di un convegno promosso da “Cittadinanza a Roma” ha rilasciato – ai microfoni dell’ANSA – ha rimarcato questa novità.
Secondo il nuovo Ministro i Concorsi, stipendi e regolamenti devono essere gestiti dall’amministrazione centrale e non dalle singole regioni, una notizia che ha reso felici molti docenti che in questi mesi si sono scagliati contro questo progetto, per i docenti vige il principio per cui ci debba essere per tutti una parità di trattamento.