Secondo una recente inchiesta condotta dal FattoQuotidiano nel nostro paese ongi anni si spendono circa 950 milioni di euro in lezioni private e ripetizioni, il 90% di questa cifra risulta essere percepita in nero dai docenti, cioè non viene dichiarata come altro reddito e per tanto non vengono pagate le imposte su queste cifre guadagnate.
Lezioni private docenti, il 90% dei pagamenti avviene ancora in nero
Mediamente una una famiglia spende circa 650 euro in ripetizioni all’anno per i propri figli, ma la spesa sale e può raggiungere i 950 euro all’anno se la materia da recuperare è il greco, tra le città più care dove le ripetizioni costano di più svetta Milano dove una lezione di greco o latino può arrivare anche a costare 50 euro, nella capitale il costo medio è di circa 25 euro, mentre Firenze e Bologna si fermano a 23 euro.
E’ nel sud italia che le ripetizioni costano di meno, ad esempio a Cagliari si spendono appena 20 euro, a Palermo 19 euro, a Bari 18 euro, a Napoli 12 euro.
Le lezioni di greco costano di più con una media di 30 euro per ora di lezione; latino con 28 euro e matematica con 26 euro. Le materie meno costose sono inglese con 15 euro l’ora; italiano con 17 euro e filosofia con 18 euro.
Qualcosa in termini di fisco è stato fatto per cercare di arginare questo fenomeno, recentemente è stata introdotta una tassa piatta per tutti i docenti che guadagnano delle lezioni private di ogni ordine e grado, l’aliquota è del 15% per tutti, purtroppo nonostante gli sforzi ancora oggi la maggior parte delle lezioni viene incassata dai docenti in nero senza nessuna dichiarazione a fine anno, un malcostume tutto italiano poichè all’estero i docenti dichiarano tranquillamente i proventi derivanti dalle lezioni private.