In questi giorni un docente di filosofia del diritto dell’univeristà di siena è finito nella bufera a causa di alcuni suoi tweet pubblicati sul celebre social network che elogiavano Hitler, il docente ha pubblicato una foto di Adolf Hitler con il suo pastore tedesco Blondi, corredata dalla scritta: “Vi hanno detto che sono stato un mostro per non farvi sapere che ho combattuto contro i veri mostri che oggi vi governano dominando il mondo”. Il rettore dell’Ateneo: “Vergogna, prenderemo provvedimenti”.
Subito dopo la pubblicazione del suo post sul social network è scoppiata la polemica, ma il docente non contento ha pubblicato un nuovo tweet scrivendo: “I gentili contestatori del mio tweet non hanno compreso una cosa fondamentale: che Hitler, anche se non era certamente un santo, in quel momento difendeva l’intera civiltà europea”.
Molti utenti hanno condannato quanto pubblicato dal docente segnalando la cosa anche al rettore dell’università di Siena, Francesco Frati, chiedendo spiegazioni e provvedimenti contro il docente.
Il rettore inizialmente ha “difeso” il docente affermando che “Il prof. Castrucci scrive a titolo personale e se ne assume la responsabilità. L’università di Siena, come dimostrato in molteplici occasioni, è dichiaratamente antifascista e rifugge qualsiasi forma di revisionismo storico nei confronti del nazismo”.
Successivamente lo stesso rettore resosi conto della gravità della vicenda è tornato su i suoi passi pubblicando una nota ufficiale dove ha evidenziato quanto segue:
“Le vergognose esternazioni del prof. Castrucci offendono la sensibilità dell’intero Ateneo; ho già dato mandato agli uffici di attivare provvedimenti adeguati alla gravità del caso”. l’Università di Siena, condanna con fermezza i contenuti filo-nazisti del post pubblicato su Twitter” dal professor Castrucci. “L’Ateneo che ho l’onore di rappresentare – le parole poi di Frati – si è sempre caratterizzato per il forte impegno anti-fascista e combatte con forza tesi revisioniste neonaziste ed ogni forma discriminatoria nei confronti di qualsiasi popolo”.