Come tutti sapranno dal 2018 le regole per diventare docente cambieranno, per accedere ai concorsi che poi consentiranno di ottenere l’abilitazione all’insegnamento sarà necessario conseguire i famosi 24 CFU su discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche per i docenti che non li hanno conseguiti a seguito di percorso universitario anche abilitante. Entro la fine del mese di Luglio il MIUR già da tempo aveva fatto sapere che sarebbe stato pubblicato il decreto contenente le linee guida sul conseguimento dei 24 CFU, anche se oggi è 1 agosto ed il decreto non è stato ancora pubblicato manca davvero poco alla pubblicazione, questione forse di giorni, vediamo quindi quali saranno i contentuti del decreto e quali saranno le modalità dei concorsi per docenti che verranno banditi a partire dal 2018.
Iniziamo con vedere quali saranno i requisiti per accedere ai bandi dal 2018 in poi:
- laurea magistrale o a ciclo unico, oppure diploma di II livello dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica, oppure titolo equipollente o equiparato, coerente con le classi di concorso vigenti alla data di indizione del concorso;
- 24 crediti formativi universitari o accademici, di seguito denominati CFU/CFA, acquisiti in forma curricolare, aggiuntiva o extra curricolare nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche, garantendo comunque il possesso di almeno sei crediti in ciascuno di almeno tre dei seguenti quattro ambiti disciplinari: pedagogia, pedagogia speciale e didattica dell’inclusione; psicologia; antropologia; metodologie e tecnologie didattiche.
Il nocciolo della questione è sicuramente il conseguimento dei 24 CFU, in questi ultimi mesi ci sono state molte discussioni in merito soprattutto in merito all’aspetto economico, infatti molti affermano che il conseguimento sia a pagamento mentre altri affermano che sia gratuito, sui 24 CFU il Ministero ha elaborato una bozza di decreto che è stata già inviata al CUN (Consiglio Universitario Nazionale che ne ha già vagliato i contenuti.
All’interno del decreto che a breve sarà reso pubblico verranno specificati la procedura per l’acquisizione dei crediti all’interno del corso di laurea (in forma curricolare), entro il percorso di laurea ma in maniera aggiuntiva (in forma aggiuntiva) o come singoli esami universitari dopo la laurea (in forma extra curricolare).
Il Decreto Miur stabilirà è chiarirà i seguenti punti:
- i settori scientifico-disciplinari all’interno dei quali sono acquisiti i 24 CFU/CFA;
- gli obiettivi formativi;
- le modalità’ organizzative del conseguimento dei crediti in forma extra-curricolare;
- gli eventuali costi a carico degli interessati;
- gli effetti sulla durata normale del corso per gli studenti che eventualmente debbano conseguire detti crediti in forma aggiuntiva rispetto al piano di studi curricolare.
Ricordiamo che sono esentati dal possesso di tali CFU:
- I docenti abilitati che, previa valutazione di una prova orale non selettiva, saranno inclusi in una graduatoria di merito regionale ad esaurimento finalizzata alle assunzioni in ruolo (dopo l’esaurimento di GAE e concorso 2016).
- I docenti con almeno 3 anni di servizio (di almeno 180gg) che potranno partecipare ad una sessione riservata del concorso (con una prova scritta in meno e una riserva di posti).
Fonti di Governo indicano che sull’acquisizione dei 24 CFU si starebbe lavorando per fissare un limite massimo di costo e criteri di progressività ed esenzioni sulla base del reddito ISEE, in ogni caso per la fine del mese il decreto ministeriale chiarirà i dubbi di migliaia di aspiranti docenti in trepidante attesa.
I costi. Costo massimo 500 euro, con criteri di progressività come per le rette universitarie. Saranno le singole Università a decidere tali eventuali criteri. Attenzione, il tetto stabilito vale per le Università statali.
Modalità. I 24 CFU potranno essere acquisiti anche separatamente, qualora alcuni docenti ne avessero già acquisito alcuni nel proprio percorso di studi. Saranno presi in considerazione anche CFU acquisiti attraverso master e scuole di specializzazione. Il CUN chiede di considerare validi anche i crediti del dottorato di ricerca, se coerenti.
In queste settimane il Miur ha più volte precisato che tutti i corsi pubblicizzati da diversi istituti formativi non sono privi delle autoizzazioni ministeriali, per tanto tutti coloro che si affiderranno a questi istituti per il conseguimento dei 24 CFU questi ultimi non verranno riconosciuti e quindi non potranno accedere ai prossimi concorsi pubblici che verranno banditi a partire dal 2018.