A quando la prossima Riforma delle Pensioni? In questi giorni il tema delle pensioni è al centro del dibattito politico ma non solo, le ultime novità sulle Pensioni interessano ogni giorno sempre più persone e lavoratori, il sistema pensionistico italiano ogni anno richiede fondi per 293 miliardi di euro all’anno, in pratica il 16,6% del Pil, dal 2021 il governo dovrebbe mettere in campo una nuova Riforma Pensionistica che dovrebbe nuovamente modifiche le regole per andare in pensione, in questo articolo facciamo il punto sulla situazione andando a vedere quali sono le novità in arrivo dal prossimo anno.
Cgia: in Italia si pagano più pensioni che stipendi
Molto spesso quando si parla di pensioni non si tiene conto dell’impatto sotto il profilo economico che il pagamento delle pensioni ha sulle casse dello stato, in questi giorni la Cgia di Mestre ha pubblicato un report molto significato ed escplicativo che rende quanto mai evidente l’impatto delle pensioni in italia in termini economici.
Secondo i dati pubblicati la spesa annuale relativa al pagamento degli assegni di pensione raggiunge i 293 miliardi di euro all’anno, il 16,6% del Pil, una cifra elevata e considerevole, inoltre proprio negli ultimi mesi anche in seguito all’emeregenza del Covid 19 il numero di pensioni pagate ha superato il numero degli stipendi pagati, in pratica in Italia ci sono più pensionati che lavoratori, nel mese di maggio il numero di chi aveva un’occupazione è sceso a 22,77 milioni, mentre le pensioni sono cresciute a 22,78 milioni.
Pensioni, ufficiale: il Governo conferma Quota 100, nuova riforma dal 2022
La Quota 100 è stato uno degli ultimi provvedimento introdotti dal Governo in materia di Pensioni, un provvedimento che ha permesso a molti lavoratori di andare in pensione negli ultimi anni, un provvedimento che ha permesso anche che il numero di pensionati crescesse a tal punto da superare quello dei lavoratori dipendenti.
Secondo le ultime notizie ufficiali anche per il 2021 la Quota 100 è stata confermata, quello che non ancora è stato deciso è il meccanismo che permetterà ai lavoratori di andare in pensione dal prossimo anno, il Governo sta fagliando se mantenere inalterate i requisiti o se predisporre una modifica dei requisiti.
La conferma della Quota 1001 anche per il prossimo anno è prevista dal decreto 4/2019 che ha introdotto questa misura di flessibilità.
Pensioni: così la cassa integrazione sta mettendo in crisi le casse dell’INPS
A causa della pendemia dovuta al Covid 19 la cassa integrazione quest’anno ha subito una vera e propria impennata, inolte il pagamento della cassa integrazione predisposto dall’INPS ha messo in seria difficoltà le stesse casse dell’Istituto Nazionale di Previdenza, sia chiaro il pagamento delle pensioni non è a rischio ma è chiaro a tutti che a breve sarà necessaria una riforma del sistema pensionistico italiano che nei prossimi anni potrebbe andare in serie difficoltà.
A tal proposito, di seguito riportiamo la tabella dove viene indicato il saldo tra pensionati e lavoratori nelle varie Regioni d’Italia. Come vedrete la situazione è peggiore al Sud rispetto che al Nord, ma complessivamente il saldo è ancora favorevole – seppur di poco – visto che il numero degli occupati supera ancora quello dei pensionati.
Regioni | Pensioni | Occupati | Saldo |
Piemonte | 1.769 | 1.832 | +63 |
Valle d’Aosta | 51 | 55 | +4 |
Liguria | 689 | 609 | -80 |
Lombardia | 3.679 | 4.427 | +748 |
Trentino Alto Adige | 368 | 496 | +128 |
Veneto | 1.772 | 2.139 | +367 |
Friuli Venezia Giulia | 511 | 511 | 0 |
Emilia Romagna | 1.802 | 2.005 | +203 |
Toscana | 1.502 | 1.594 | +92 |
Umbria | 403 | 355 | -48 |
Marche | 660 | 638 | -22 |
Lazio | 1.995 | 2.382 | +387 |
Abruzzo | 520 | 499 | -21 |
Molise | 126 | 107 | -19 |
Campania | 1.796 | 1.664 | -132 |
Puglia | 1.455 | 1.220 | -235 |
Basilicata | 215 | 187 | -28 |
Calabria | 746 | 551 | -195 |
Sicilia | 1.662 | 1.363 | -299 |
Sardegna | 639 | 582 | -57 |
Italia | 22.786 | 23.215 | +429 |
Nord Ovest | 6.187 | 6.923 | +736 |
Nord Est | 4.453 | 5.150 | +697 |
Centro | 4.559 | 4.969 | +410 |
Mezzogiorno | 7.160 | 6.172 | -988 |
Pensioni: ufficiale il taglio nel 2021/2022, ecco chi sarà penalizzato
Altra novità riguardante le pensioni ci sarà a partire dal 2021 quando ci sarà un taglio degli assegni pensionistici dovuto all’aggiornamento dei coefficienti di trasformazione, il tutto è contenuto nel decreto del Ministero del Lavoro pubblicato recentemente in gazzetta ufficiale Gazzetta Ufficiale 147/2020.
Come si evince dalla tabella sottostante i valori sono ancora in calo, un trend negativo iniziato più di 10 anni fa e che non accenna a fermarsi. E se a questo ci aggiungiamo che l’emergenza da COVID-19 e la crisi economica correlata potrebbe abbassare ulteriormente gli importi delle pensioni capiamo perché la situazione è piuttosto preoccupante.
Come prima cosa vediamo quali sono i valori del coefficiente contributivo aggiornati per il biennio 2021/2022; ecco il risultato dell’ultimo aggiornamento del Ministero del Lavoro con il quale – come anticipato – i suddetti valori sono calati ancora.
Eta’ | Divisori | Valori |
57 | 23,892 | 4,186% |
58 | 23,314 | 4,289% |
59 | 22,734 | 4,399% |
60 | 22,149 | 4,515% |
61 | 21,558 | 4,639% |
62 | 20,965 | 4,770% |
63 | 20,366 | 4,910% |
64 | 19,763 | 5,060% |
65 | 19,157 | 5,220% |
66 | 18,549 | 5,391% |
67 | 17,938 | 5,575% |
68 | 17,324 | 5,772% |
69 | 16,707 | 5,985% |
70 | 16,090 | 6,215% |
71 | 15,465 | 6,466% |