Il 2017 è stato un anno non particolarmente positivo per le immissioni in ruolo, una partita che non è ancora del tutto conclusa nonostante il ministero abbiamo fissato come deadline il 5 agosto, oggi infatti centinaia di aspiranti docenti provenienti da tutta la campania ritorneranno all’Istituto Sannino-Petriccione di Ponticelli per giocarsi l’ultima chance per una cattedra e un contratto a tempo indeterminato.
Nelle settimane scorse proprio nel medesimo istituto la tensione era altissima, sono dovute intervenire persino le forze dell’ordine, vi sono state graduatorie a esaurimento non pubblicate il giorno delle convocazioni, così come molte graduatorie di merito, nonostante i vincitori delle suppletive, cattedre messe in stand by in attesa del giudizio o perfino perse per passaggi di ruolo e come se non bastasse molto docenti di ruolo sono stati depennati, insomma 4 giorni di caos assoluto.
A pagare lo scotto maggiore sono stati i docenti idonei di primaria e infanzia, vincitori di concorso senza cattedra per il secondo anno.
L’ultima denuncia, in ordine di segnalazione, arriva sabato per le convocazioni per immissioni in ruolo da Graduatorie a esaurimento per la scuola secondaria. Manca la pubblicazione delle graduatorie dopo le domande di aggiornamento delle riserve e la confluenza delle classi concorsuali.
Le convocazioni sono quindi al buio, con gli aspiranti a cattedra che non conoscono il proprio punteggio o la propria posizione. Ne arriveranno a centinaia e torneranno indietro a bocca asciutta poiché la pubblicazione delle nuove Gae in tutta Italia è ancora in progress, «in violazione di ogni elementare principio di trasparenza» come denuncia Anief-Cisal. «La fisionomia delle Gae potrebbe nuovamente cambiare, grazie ai ricorsi in corso di deposito per 10mila nuovi ricorrenti che hanno chiesto l’inserimento o l’aggiornamento di punteggio e provincia».