Se il bidello non pulisce le aule va licenziato, a dirlo una sentenza della cassazione che farà sicuramente discutere, se è vero che un collaboratore scolastico viene pagato proprio per questo è la prima sentenza che si pronuncia in questi termini affermando che se un bidello non pulisce le aule può essere licenziato.
La Corte di Cassazione nelle scorse settimane ha stabilito che se un bidello non esegue le pulizie delle aule va licenziato, tale provvedimento è stato preso dopo un recente caso che ha visto come protagonisti un bidello e la scuola nella quale prestava servizio.
Il fatto è avvenuto presso un istituto scolastico nella Bergamasca, il bidello in questione è stato licenziato dopo che la scuola gli aveva ribadito che il suo ruolo era quello di eseguire le pulizie nelle aule, ma il bidello non ha eseguito tale invito in quanto a suo dire non era sua competenza pulire le aule.
Confermata la sentenza d’Appello di Brescia,dopo il ricorso, sebbene il bidello ha ribadito più volte che il suo ruolo era quello di accoglienza e sorveglianza degli alunni e non quello di pulire le aule.
Il ministero dell’Istruzione aveva già raccolto diverse segnalazioni di studenti e docenti che ribadivano che il bidello in questione non eseguiva il suo lavoro e aveva richiesto il licenziamento.
Secondo la Corte di Cassazione il rifiuto da parte del bidello di svolgere la mansione di pulizia fosse “reiterato e assolutamente ingiustificato” e rappresentasse “una violazione grave, influente sull’organizzazione dell’attività del plesso scolastico”.