Supplenze calano a 82mila. Solo 12mila le assegnazioni provvisorie, l’anno scorso furono 30mila – Forte calo per le supplenze, questo è quanto emerge da una attenta analisi Miur che include la stabilizzazione delle cattedre come causa del calo supplenze. Dati alla mano, pare che gli insegnanti precari chiamati a coprire supplenze con contratto “annuale”, saranno circa 82.500, in forte calo rispetto ai 125.211 conteggiati nel 2016/2017, nel 2013/2014 erano 116.719. Il Mef infatti aveva previsto tale calo e perciò ha autorizzato negli scorsi mesi la stabilizzazione delle cattedre.
Il precariato è una piaga di molti lavoratori e in tal categoria sono inclusi molti docenti che ogni anno si trovano a fare i conti con tale problematica che purtroppo non fornisce loro di una stabilità economica e familiare. Ma i primi dati di questo anno scolastico appena cominciato fanno ben sperare in un futuro più roseo per i precari di tale categoria, infatti i posti passati dall’organico di fatto all’organico dell’autonomia sono stati 18.762 e sono state coperte dai ruoli 29.686 delle 51.773 cattedre disponibili: ne restano vacanti oltre 22.000, che andranno a supplenti con contratto annuale. A fine settembre si calcola che le 82.500 supplenze annuali dovrebbero essere tutte coperte.
Ad inizio anno scolastico limitato anche il cambio dei docenti visto il minor numero di assegnazioni provvisorie, infatti sono state 12.100, in discesa rispetto ai circa 30.000 dello scorso anno scolastico. Inoltre più della metà delle 82.000 supplenze sono su sostegno in deroga, ricordiamo anche che i posti per l’ultimo TFA sostegno sono 9.949 posti, ma purtroppo ancora del tutto insufficienti, ma confidiamo nel miglioramento previsto per il prossimo anno scolastico 2018/2019.