Settembre cominciato e con esso si è dato il via alla ripresa delle lezioni in presenza, si contano infatti 386mila classi statali di tutta Italia che dovranno attenersi a tutte le misure di sicurezza indicate dal Miur. Il ritorno in classe dopo mesi di didattica a distanza sarà in piena sicurezza, in quanto dovranno esser rispettate sempre tutte le misure anticontagio, partendo dalla ormai nota distanza di sicurezza di almeno un metro e l’utilizzo della mascherina.
Ricordiamo che in classe torneranno con le date di aperture previste a seconda della regione di appartenenza 7.407.312 studenti, tra cui 277.840 con disabilità, la provincia di Bolzano ha già aperto il nuovo anno scolastico il 6 settembre, mentre il 13 settembre saranno le seguenti regioni ad aprire i cancelli dei propri istituti scolastici:
Abruzzo, Basilicata, Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Piemonte, Umbria, Veneto, oltre a quelli della Valle d’Aosta e la Provincia di Trento.
La percentuale più alta degli studenti, circa ill 51% sarà registrata con le scuole superiori:
-il 51% degli studenti ha optato per un Liceo,
-il 31,7% degli studenti ha scelto un Istituto tecnico,
– il 17,3% degli studenti ha scelto un Istituto professionale.
Per quanto riguarda i più piccoli, saranno 846.775 gli alunni della scuola dell’infanzia statale, 2.313.923 quelli della primaria, 1.584.758 sono iscritti alla secondaria di I grado e 2.661.856 alla secondaria di II grado.
Il 14 settembre sarà la volta del ritorno in classe per gli studenti della regione Sardegna (192.252 alunni), dopo di che sarà il turno degli studenti delle seguenti regioni Campania, Liguria, Marche, Molise e Toscana a tornare in classe il 15 settembre, e il 16 settembre per 829.028 studenti del Friuli Venezia Giulia e della Sicilia.
Gli ultimi a tornare in classe saranno i ragazzi delle Regioni Calabria e Puglia il20 settembre registrando 813.853 studenti.
Il nuovo piano anticontagio, afferma il ministro Bianchi, permetterà di isolare una singola classe o un intero istituto nel caso di focolaio coronavirus, in tal modo non si verificheranno più casi di intere Regioni con i plessi chiusi per il Covid.
Anche per le classi pollaio si è scelto di ridurle a 27 alunni, come previsto dalla legge e si fare il possibile per non tornare più in dad.