Quando la mattina gli studenti italiani varcano la soglia della propria scuola quest’ultima diventa responsabile della custodia del ragazzo, non sono rari infatti casi legali dove gli istituti sono stati denunciati e chiamati in causa dal tribunale che ha intimato l’istituto a risarcire l’alunno e la propria famiglia, ma non sempre la responsabilità è dell’Isituto o della Docente che si trova in classe durante la lezione, in una recente sentenza della corte di cassazione è stata respinta la richiesta di una famiglia la cui bambina era caduta durante la ricreazione.
La vicenda racconta una disavventura che ha visto protagonista una bimba che in seguito alla caduta aveva urtato con un cordolo realizzato in cemento della rampa per disabili che si trovava nel cortile della scuola, la famiglia della bimba si era rivolta al tribunale poichè convinta che nella vicenda ci fossero delle responsabilità sia da parte dell’istituto scolastico che della maestra.
La corte di cassazione con la sentenza 22800 del 2017 ha dato ragione pubblica amministrazione e alla sentenza del tribunale di Milano sostenendo che la responsabilità non era da imputare alla scuola e condannando la famiglia al pagamento delle spese processuali, seconda la Corte di Cassazione la caduta della bimba è stata cosi rapida che il pesonale docente presente non avrebbe in nessun modo potuto evitare l’urto che in seguito la bimba ha ricevuto, inoltre dalle verifiche condotte le strutture dell’istituto scolastico erano regolari e non pericolose.
Per tanto la famiglia è stata condannata anche al pagamento delle spese processuali per aver perso la causa.