L’ultimo anno per gli studenti delle scuole superiori è l’anno della crescita e della formazione finale che immetterà i giovani al lavoro o ad una carriera Universitaria. Sono proprio questi i mesi decisivi in cui si determinerà l’accesso all’esame di maturità, ma è molta la paura e l’ansia di non potercela fare.
Tanti studenti proprio con queste ultime interrogazioni stanno facendo presupposti e “conti” finali per portare alla fine dell’anno una media sufficiente che possa farli godere una meritata promozione e una finalmente un’estate senza pensieri.
Ultime notizie arrivano proprio a tal proposito sull’argomento accesso agli esami di Stato 2017, infatti nella giornata dell’8 marzo il decreto sulla cultura umanistica ha avuto il via libera della Commissione Cultura del Senato che ha espresso un parere in linea di massima favorevole chiedendo però al Governo di inserire diverse modifiche.
Per la modifica del decreto sulla valutazione e sugli esami di Stato mancherebbe però ancora il parere della Commissione Bilancio, entro il 17 marzo tutti i decreti applicativi della legge 107/2015 saranno esaminati.
Secondo alcune notizie riportate dal Corriere della Sera, si legge che una delle Commissioni avrebbe chiesto una marcia indietro sulla contestata norma contenuta nella delega della riforma della scuola che avrebbe permesso l’ammissione all’esame di maturità con la sola media del 6.
Se il Ministero dell’Istruzione accetterà i suggerimenti delle Commissioni, dovrà riscrivere la norma, apportando le giuste modifiche, come è stato chiesto da Francesca Puglisi al Senato e Mara Carocci alla Camera, seguendo dei criteri più equilibrati.
Se il ministro dell’Istruzione, Fedeli seguirà il parere delle Camere, resterà in vigore il sistema attuale che promuove l’ammissione con almeno la sufficienza in tutte le materie, e nel caso vi siano una o più insufficienze in alcune materie, la valutazione di ammissione all’anno successivo dovrà essere messa a discussione durante il consiglio scolastico.
Con molta probabilità le modifiche di tale legge riguarderà anche la prova Invalsi che deve essere somministrata al terzo anno scolastico e all’ultimo anno. Cos’è la prova Invalsi? Il test INVALSI Introdotto con la legge n. 176 del 25 ottobre 2007, è una prova scritta realizzata dall’Istituto Nazionale per la valutazione del Sistema dell’Istruzione, che ha lo scopo di valutare i livelli di apprendimento degli studenti al terzo anno della secondaria di primo grado.
Le modifiche alle prove invalsi non riguarderanno le argomentazioni o modalità dei test, ma saranno semplicemente apportate ai tempi di somministrazione dei test, con tutta probabilità il test sarà anticipato alla prima parte dell’anno per evitare di accavallarsi con la preparazione finale dell’esame di Stato.