Con l’accredito della Pensione INPS di questi giorni molti pensionati hanno riscontrato che l’assegno di pensione del mese di aprile 2022 è più basso o più alto, ma come mai questa differenza e perchè in alcuni casi la pensione risulta essere più bassa o più alta rispetto alle solite cifre? Le cause di questi aumenti o diminuzioni dell’assegno INPS sono diverse e variano a seconda dei casi, nell’articolo vediamo quali sono i motivi che influiscono sull’importo mensile.
Pensione INPS di Aprile 2022 più bassa o più alta, ecco perchè
Sono molti i pensionati che con l’accredito della pensione di aprile 2022 hanno riscontrato un importo più basso del solito, mentre altri hanno invece riscontrato degli aumenti sull’importo mensile.
La causa di ciò dipendende da diversi fattori che riguardano la tassazione delle pensioni ed di altri provvedimenti introdotti dal Governo e che hanno avuto effetto proprio sulle Pensioni INPS, ma in alcuni casi influiscono anche le tasse locali regionali che vengono pagate sulla pensione, di seguito riassumiamo quali sono gli aspetti che influiscono sull’importo della pensione INPS:
- modifiche delle Aliquote IRPEF da Gennaio 2022
- trattenute sulle addizionali regionali e comunali
- detrazioni fiscali
- rivalutazione delle pensioni INPS
Per quanto concerne le Aliquote IRPEF a partire da Gennaio 2022 sono state modifiche e questo ha modificato l’impoto delle tasse che tutti noi paghiamo sullo stipendio ma anche sulla Pensione INPS, vediamo di seguito quali sono le nuove Aliquote:
- 1° scaglione: contribuenti con reddito compreso tra 0 e 15 mila euro. L’aliquota IRPEF è pari al 23 per cento e corrisponde, in caso di reddito pari 15.000 euro, ad una tassazione di 3.450 euro. Nulla è dovuto per i redditi fino ad 8.174,00 euro (no tax area);
- 2° scaglione: reddito tra 15.001 e 28 mila euro. In questo caso l’aliquota IRPEF prevista per i contribuenti è del 25 per cento;
- 3° scaglione, riguarda i redditi compresi tra 28.001 e 50 mila euro. L’aliquota IRPEF è pari al 35 per cento;
- 4° scaglione: oltre 50.000 euro l’aliquota IRPEF è del 43 per cento.
E’ chiaro con l’introduzione di questi nuovi scaglioni ci sono alcuni pensionati che hanno avuto un aumento di pensione, mentre altri una diminuzione dell’importo mensile.
Nel cedolino di pensione oltre all’Irpef vengono applicate le trattenute sulle addizionali regionali e comunali del 2021 (fino al mese di novembre)”. Per alcune pensioni poi sotto i 18 mila euro l’anno è previsto un conguaglio a debito con una cifra superiore a 100 euro.
Sono sempre undici rate fino a novembre.
Non subiranno trattenute fiscali le prestazioni di invalidità civile, le pensioni e gli assegni sociali.
C’è poi anche la rivalutazione delle Pensioni che nel mese di aprile 2022 ha subito un aumento dell’1,7% , questo significa che l’importo mensile della pensione viene adeguato sia al costo della vita che al basso tasso di inflazione Istat.
In alcuni casi l’importo mensile sarà più alto in virtù della differenza maturata a partire dal 1° gennaio 2022.
La misura verrà erogata al 100% per coloro che otterranno pensioni fino a quattro volte il minimo “mentre quelle di importo compreso tra 4 e 5 volte il minimo” riceveranno il 90% della quota di aumento mentre le pensioni superiori a cinque volte la quota base usufruiranno dell’incremento solo per il 75%.
L’aumento della pensione di aprile 2022 dipende anche dal bilanciamento delle detrazioni rispetto all’Assegno unico universale per i figli.
In conclusione, nel 2022, la detrazione relativa ai redditi di pensione “sarà pari a 1.955 euro per redditi complessivi fino a 8.500 euro annui (è questa la nuova soglia della no tax area, che nel 2021 era di 8.174 euro, con una detrazione di 1.800 euro). Sopra gli 8.500 euro la detrazione scende gradualmente al crescere dei redditi, fino ad azzerarsi oltre i 50mila euro annui”.