Nelle legge di bilancio 2018 si è trovato spazio per le borse dei dottorati, il Ministro dell’Istruzione è riuscita a trovare un accordo con il Ministero delle Finanze, 15 milioni di euro stanziati per l’Università, a partire dal 2018, per il triennale post-laurea, tutto ciò in pratica si traduce in un aumento compreso tra i 60 e i 75 euro, erano circa dieci anni che le borse di studio viaggiavano sui 12.241,89 euro netti l’anno 1.020,11 euro mensili, ed anche se si tratta di un aumento irrisorio è pur sempre un aumento.
Il provvedimento interesserà circa 20.700 dottorandi, sulla questione si era anche mossa l’Associazione di riferimento, Adi, realizzando una campagna proprio per sensibilizzare la questione, l’obiettivo è stato raggiunto con estrema soddisfazione sia dei diretti interessati che dell’Associazione, seppur minimo, l’aumento servirà a compensare la crescita delle aliquote contributive, annunciate per il 2008 oltre il 34 per cento. Il passo successivo sarà quello di aolire in maniera definitiva la tassazione per i dottorandi borsisti e la garanzia di un budget per la mobilità di quelli senza borsa.
Parte dei fondi trovati per l’aumento (5 milioni di euro), sono stati tolti dai 75 milioni previsti per il Fondo “cattedre Natta”, inoltre nella legge di bilancio 2018 ci sono anche i 10 milioni per l’aumento delle borse di studio degli universitari, a decorrere dal 2018, confermata anche l’assunzione dei 1.611 ricercatori: 1.304 universitari (di tipo B) e 307 per gli Enti pubblici di ricerca. Rimodulate, e leggermente diminuite, le spese rispetto alla prima bozza: saranno 12 milioni nel 2018 e 76,5 milioni per il 2019.