In seguito alla sentenza emessa dalla Corte di Cassazione che ha condannato un docente e il dirigente per la morte di uno studente, sulla questione si è scatenato un vero e proprio caos, da un lato ci sono gli istituti che in nessun modo intendono assumersi la custodia e le responsabilità degli alunni all’uscita di scuola, e dall’altro lato ci sono i genitori che anche loro non vogliono accollarsi questo fardello, al centro ci sono gli alunni che al momento non sanno cosa fare, la questione è approdata anche al Ministero che per voce di Valeria Fedeli ha vuole essere risolta per evitare ulteriori polemiche e scarico di responsabilità, come soluzione il governo sta pensando a tre emendamenti per poter modificare l’attuale legge, che impone ai minori di 14 anni di essere accompagnati a casa all’uscita di scuola.
Il primo emendamento presentato dalla Senatrice Puglisi, prevede l’inserimento nel regolamento interno della scuola le varie modalità per la vigilanza degli alunni durante l’ingresso e la permanenza nella scuola nonché durante l’uscita dalla medesimo istituto al termine delle lezioni, verrà prevista anche l’uscita autonoma senza essere accompagnati dai genitori o familiari ma sulla base della valutazione degli elementi soggettivi e di contesto in condivisione con le famiglie”.
Il secondo emendamento presentato arriva da Marcucci e prevede la sottoscrizione di una liberatoria da parte dei genitori che permetterà in questo modo l’uscita autonoma dei minori di 14 anni dai locali scolastici al termine dell’orario delle lezioni, la liberatoria solleverà il personale scolastico dalla qualsiasi responsabilità connessa all’adempimento dell’obbligo di vigilanza.
Il terzo emendamento e stato presentato da Maria Cecilia Guerra, propone di assegnare alle liberatorie valore legale in modo da sgravare la scuola da responsabilità.
