Recentemente è stato pubblicato in gazzetta ufficiale il decreto legge PA bis al cui interno sono contenute anche diverse misure per i docenti e per la scuola, ma anche per il settore dei concorsi per i quali saranno introdotte novità al fine di accellerare l’iter che poi consente ai candidati di essere assunti in tempi più rapidi, nell’articolo vediamo quali sono tutte le principali novità introdotte dal Decreto PA BIS Scuola 2023.
Decreto PA Bis Scuola 2023, Novità Concorsi e Assunzioni Docenti
Come anticipato è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.144 del 22-06-2023 il decreto-legge PA2 (decreto PA bis), approvato dal Consiglio dei Ministri del 15 giugno 2023, un dcreto che introduce molteplici novità per il settore della scuola su formazione dei docenti, concorsi pubblici e assunzioni.
Il ministero ha anche illustrato quali sono le novità con la pubblicazione di questo comunicato gli interventi di interesse del Ministero dell’istruzione e del merito riguardano l’accelerazione delle procedure concorsuali per l’assunzione di docenti nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), la formazione iniziale degli insegnanti, nell’ambito della riforma del reclutamento docenti prevista dal PNRR, il rafforzamento della capacità amministrativa del MIM.
Vediamo quali sono le misure per la scuola riportate nella bozza del decreto PA bis.
DISPOSIZIONI IN MATERIA DI RECLUTAMENTO SCOLASTICO
- Cambiano le prove dei concorsi per docenti – per tutto il periodo di attuazione del PNRR, dunque fino al 31 dicembre 2026 e per i concorsi relativi alle 70 mila assunzioni di insegnanti da realizzare entro il 31 dicembre 2024, è previsto l’espletamento delle seguenti prove:
– prova scritta con più quesiti a risposta multipla, volta all’accertamento delle conoscenze e competenze del candidato in ambito pedagogico, psicopedagogico e didattico metodologico, nonché sull’informatica e sulla lingua inglese, da svolgere mediante l’ausilio di mezzi informatizzati. Al termine del periodo di attuazione del PNRR, il DL prevede la possibilità di optare per una prova scritta con più quesiti a risposta aperta, volta all’accertamento delle medesime competenze, il cui accesso può essere subordinato al superamento di una prova preselettiva;
– prova orale volta ad accertare in particolare le conoscenze e le competenze del candidato sulla disciplina della classe di concorso o tipologia di posto per la quale partecipa, nonché le competenze didattiche e l’abilità nell’insegnamento anche attraverso un test specifico.
- Integrazione delle graduatorie concorsuali – in caso di rinunce, le graduatorie dei prossimi concorsi stilate per il numero di candidati corrispondente ai posti messi a bando possono essere integrate, nel limite dei posti a concorso, con i candidati che hanno ottenuto almeno il punteggio minimo per superare le prove concorsuali.
- Eliminata la precedenza degli abilitati nelle assunzioni – è abrogata la norma per cui i vincitori del concorso ordinario per docenti privi di abilitazione si collocano in graduatoria in coda agli abilitati.
- Nuove disposizioni per la redazione dei quesiti della prova scritta – redazione dei quesiti della prova scritta è assegnata ad una o più università, o consorzi universitari ovvero enti pubblici di ricerca nonché al Formez PA.
- Assunzione degli idonei dei concorsi ordinari 2020 – le graduatorie del concorsi scuola per docenti banditi nel 2020, compreso il relativo concorso STEM, comprensive degli idonei, sono prorogate sino al loro esaurimento. A decorrere dall’anno scolastico 2024/2025, queste graduatorie sono utilizzate in coda rispetto a quelle predisposte per raggiungere i target previsti dal PNRR (70mila assunzioni con nuovo sistema di reclutamento e formazione da 30 o 60 CFU).
DISPOSIZIONI PER I PERCORSI ABILITANTI PER DOCENTI
Cambiano le regole per i corsi abilitanti per insegnanti, per i quali sono introdotte le seguenti modifiche:
- cade il limite numerico precedentemente imposto sul numero di abilitati per specifiche classi di concorso, dunque non ci sono più restrizioni per il numero di insegnanti che possono ottenere l’abilitazione per una specifica classe di concorso;
- sono erogati online i corsi da 30 CFU rivolti ai docenti c.d. ingabbiati, cioè gli insegnanti assunti in ruolo che vogliono conseguire una ulteriore abilitazione o specializzati sul sostegno privi dell’abilitazione;
- i vincitori non abilitati dei prossimi concorsi ordinari, che devono svolgere la formazione abilitante durante l’anno di formazione e prova con contratto a tempo determinato, possono ripetere la prova finale del corso abilitante massimo due volte e se non la superano la seconda volta sono cancellati dalla graduatoria concorsuale e non possono essere immessi in ruolo;
- gli aspiranti che partecipano al concorso con 30 CFU integrano i CFU/CFA, ove mancanti, per il completamento del percorso abilitante;
- gli aspiranti che partecipano al concorso con 24 CFU conseguiti entro il 31 ottobre 2022, se vincitori, seguono il percorso da 36 CFU secondo quanto previsto dal DPCM sulla formazione dei docenti;
- per gli anni accademici 2023/2024 e 2024/2025 i percorsi universitari e accademici di formazione iniziale possono essere svolti, a esclusione delle attività di tirocinio e di laboratorio, con modalità telematiche, comunque sincrone in misura non superiore al 50 per cento del totale;
- per gli ITP, restano validi ai fini della partecipazione ai concorsi, fino al 31 dicembre 2024, i diplomi che danno accesso alle classi di concorso del tipo B.
DISPOSIZIONI PER IL RAFFORZAMENTO DELLA CAPACITÀ AMMINISTRATIVA DEL MINISTERO
- La dotazione organica del Ministero dell’istruzione e del merito è incrementata di due posizioni dirigenziali di livello generale e di otto posizioni dirigenziali amministrative di livello non generale.
- Sono autorizzate 40 assunzioni presso il MIM di personale da inquadrare nell’Area dei funzionari del CCNL Comparto Funzioni Centrali, da reclutare mediante nuovi concorsi pubblici o scorrimento di graduatorie in essere.
- La consistenza del fondo risorse decentrate del MIM è incrementata di 6 milioni di euro per l’anno 2023, 7,5 milioni di euro per l’anno 2024 e 9 milioni a decorrere dall’anno 2025.