Concorso Docenti/Insegnanti di Religione Cattolica 2024, Bando, Requisiti e Novità – Sono attesi a breve due concorsi scuola dedicati agli insegnanti di religione cattolica, comprendenti una versione straordinaria e una ordinaria. Complessivamente, saranno messi a disposizione 6.428 posti, soddisfacendo le aspettative di molti docenti che attendevano da tempo questa opportunità.
Per quanto riguarda il concorso scuola straordinario ter, il cui bando dovrebbe essere pubblicato a novembre 2023, rappresenta una prospettiva attesa con ansia dai candidati.
Invece, per gli insegnanti di religione cattolica, il concorso è previsto nel 2024, dopo anni di attesa. Questo concorso si basa sull’accordo stipulato nel 2020 tra la ministra dell’Istruzione di allora, Lucia Azzolina, e la Conferenza episcopale italiana (CEI).
Le prime informazioni disponibili sui concorsi includono la data attesa per il 2024, e sarà interessante vedere come si evolveranno le dinamiche di reclutamento nel settore dell’insegnamento della religione cattolica.
I due bandi dei concorsi scuola per insegnanti di religione cattolica prevedono la copertura di un totale di 6.428 posti, distribuiti tra la procedura straordinaria e quella ordinaria. Più nel dettaglio:
- il 70% dei posti sarà destinato al concorso per insegnanti di religione cattolica straordinario;
- il 30% al concorso ordinario.
La differenza fondamentale tra le due procedure riguarda i requisiti necessari per la partecipazione. Per il concorso straordinario, i docenti devono avere almeno 3 annualità di servizio, anche non consecutive, nell’insegnamento della religione cattolica nelle scuole del sistema nazionale di istruzione. Si specifica che l’annualità di servizio comprende almeno 180 giorni o il servizio ininterrotto dal 1° febbraio agli scrutini finali.
In generale, sia per la procedura ordinaria sia per quella straordinaria, i requisiti per partecipare alle selezioni per la secondaria di primo e secondo grado sono i seguenti:
- titolo accademico (baccalaureato, licenza o dottorato) in teologia o nelle altre discipline ecclesiastiche, conferito da una facoltà approvata dalla Santa Sede;
- attestato di compimento del regolare corso di studi teologici in un seminario maggiore;
- laurea magistrale in scienze religiose conseguita presso un istituto superiore di scienze religiose approvato dalla Santa Sede.
Possono diventare, invece, insegnanti di religione nella scuola dell’infanzia e primaria anche:
- sacerdoti, diaconi o religiosi in possesso della qualificazione riconosciuta dalla Conferenza episcopale italiana (Cei);
- i docenti della classe o sezione in possesso di un master riconosciuto dalla Cei.
Per quanto riguarda l’uscita dei bandi per i concorsi riservati agli insegnanti di religione cattolica, secondo le informazioni fornite dal sindacato Snadir, si prevede che i bandi saranno pubblicati nei primi mesi del 2024, entro febbraio. L’avvio operativo delle procedure concorsuali dovrebbe quindi avvenire in primavera.
Secondo le richieste avanzate dal sindacato, la procedura straordinaria dovrebbe prevedere una sola prova orale didattico-metodologica semplificata.
I sindacati hanno avanzato richieste per l’aumento dei posti assegnati alle due procedure dei concorsi per insegnanti di religione cattolica, cercando di recuperare quelli non assegnati durante le immissioni in ruolo del 1° settembre scorso, a seguito dello scorrimento della graduatoria di merito 2004.
Per quanto riguarda la procedura ordinaria del concorso, che riguarda sia i posti comuni che quelli di sostegno, è possibile che preveda due prove: una scritta e una orale. La prova scritta potrebbe consistere in un questionario di 50 domande a risposta multipla.
La prova orale, oltre ad accertare le conoscenze e le competenze del candidato sulla disciplina e le competenze didattiche, potrebbe includere, come previsto per il concorso straordinario, una lezione simulata. Tuttavia, le specifiche delle prove dei concorsi per insegnanti di religione saranno confermate dai bandi ufficiali, che saranno pubblicati successivamente alla decisione ministeriale.