L’INPS ha pubblicato sul suo portale istituzionale le informazioni relative al pagamento del cedolino delle pensioni di gennaio 2024, evidenziando le principali variazioni e novità del mese. Tra le informazioni fornite, sono inclusi dettagli sulla rivalutazione, sia definitiva che provvisoria, delle pensioni, oltre a informazioni riguardanti il conguaglio fiscale per l’anno 2023.
Pagamento Cedolino Pensioni INPS Gennaio 2024, Date e Novità
Il 3 gennaio 2024 segna il primo pagamento delle pensioni dell’anno. L’INPS ha indicato questa data, che sarà confermata nel calendario ufficiale che verrà presto pubblicato e che comprenderà tutti i giorni di erogazione delle pensioni per l’intero anno.
Coloro che ricevono trattamenti pensionistici, assegni, pensioni e indennità di accompagnamento erogate agli invalidi civili tramite banche e Poste Italiane riceveranno i loro pagamenti il 3 gennaio 2024.
Per il ritiro in contanti presso gli uffici postali, è consigliabile verificare la tabella di marcia in ordine alfabetico stabilita dalla singola sede. L’attesa è leggermente più lunga per il pagamento delle pensioni che inaugura il nuovo anno, e la data stabilita per il 2024 è mercoledì 3 gennaio.
Di solito, i trattamenti pensionistici, gli assegni, le pensioni e le indennità di accompagnamento erogate agli invalidi civili, così come le rendite vitalizie dell’INAIL, vengono erogati il primo giorno bancabile di ciascun mese o il giorno successivo se si tratta di una giornata festiva o non bancabile.
Già, fa eccezione il mese di gennaio per il pagamento delle pensioni. Nel primo appuntamento dell’anno, il pagamento viene eseguito il secondo giorno bancabile. Pertanto, sia per coloro che si affidano alle banche che per coloro che ricevono le somme tramite Poste Italiane, le pensioni saranno disponibili da mercoledì 3 gennaio 2024.
Questo accredito iniziale dell’anno riguarda anche le pensionate e i pensionati che ricevono le cifre a cui hanno diritto con cadenza annuale o semestrale, in base all’importo spettante, come stabilito dal Decreto Ministeriale del 25 marzo 1998. La rata è annuale per la somma mensile fino al 2 per cento del trattamento minimo e diventa semestrale per le cifre eccedenti il 2 per cento e fino al 15 per cento del trattamento minimo, con limiti arrotondati a 5 euro per difetto. Di conseguenza, il pagamento delle pensioni annuali o semestrali viene erogato anche a gennaio.
Prima di recarsi presso le sedi, però, è sempre utile verificare l’ordine alfabetico stabilito nello specifico che, in linea di massima, potrebbe seguire il calendario riportato in tabella.
A partire dal prossimo mercoledì, 3 gennaio 2024, coloro che ricevono le somme pensionistiche tramite Poste Italiane avranno la possibilità di rivolgersi agli uffici postali per il ritiro in contanti. Chi dispone di un Libretto di Risparmio, di un Conto BancoPosta o di una Postepay Evolution può utilizzare gli sportelli Postamat per il ritiro a partire dalla data di accredito INPS delle pensioni.
Giorno utile per il ritiro | Lettera |
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Mercoledì 3 gennaio 2024 | A-C |
Giovedì 4 gennaio 2024 | D-K |
Venerdì 5 gennaio 2024 | L-P |
Lunedì 8 gennaio | Q-Z |
Per quanto riguarda la rivalutazione delle pensioni, ecco un riassunto delle informazioni fornite dall’INPS:
- Percentuale Provvisoria per la Rivalutazione delle Pensioni 2022 (Comunicazione del 22 dicembre 2022):
- La percentuale provvisoria per la rivalutazione delle pensioni per l’anno 2022 è stata del +7,3%, a decorrere dal 1° gennaio 2023.
- Decreto Ministeriale del 20 novembre 2023:
- Il Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze, in concerto con il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, pubblicato il 29 novembre 2023, ha stabilito la variazione definitiva per il calcolo della perequazione delle pensioni per l’anno 2022.
- La variazione definitiva è del +8,1%, a decorrere dal 1° gennaio 2023.
- Decreto Anticipi (Decreto-legge 18 ottobre 2023, n. 145):
- Il Decreto Anticipi, che mira a contrastare gli effetti negativi dell’inflazione nel 2023, ha anticipato in via eccezionale al 1° dicembre 2023 il conguaglio per il calcolo della perequazione delle pensioni.
- Tale conguaglio considera la differenza tra l’indice provvisorio (+7,3%) e l’indice definitivo (+8,1%), pari al +0,8%.
Queste informazioni sono rilevanti per comprendere come la rivalutazione delle pensioni sia stata gestita per l’anno 2022 e come le misure eccezionali abbiano influenzato il processo di perequazione.
Ecco un riassunto delle informazioni relative al conguaglio fiscale sulle pensioni per l’anno 2023:
- Ricalcolo delle Ritenute Erogate dall’Inps per il 2023:
- L’Inps ha effettuato il ricalcolo a consuntivo delle ritenute erariali relative all’anno 2023.
- Le ritenute includono l’Irpef, l’Addizionale Regionale a saldo e l’Addizionale Comunale a saldo.
- Trattenute Addizionali Regionali e Comunali:
- Le somme dovute a titolo di addizionali regionali e comunali vengono trattenute in undici rate nel corso del 2024.
- Le differenze a debito per queste addizionali saranno recuperate attraverso le rate di pensione di gennaio e febbraio 2024.
- Certificazione Unica (CU) 2024:
- Gli importi derivanti dal conguaglio fiscale saranno certificati ai pensionati mediante la consegna del modello CU (Certificazione Unica) 2024.
- Conguaglio a Debito:
- Nel caso in cui le trattenute fiscali siano state effettuate in misura inferiore a quanto dovuto su base annua nel 2023, le differenze a debito saranno recuperate sulle rate di pensione di gennaio e febbraio 2024.
- Per i pensionati con importo annuo fino a 18 mila euro e con un conguaglio a debito superiore a 100 euro, la rateazione delle somme da trattenere può estendersi fino alla mensilità di novembre.
Si consiglia ai pensionati di tenere d’occhio la documentazione ufficiale, inclusa la Certificazione Unica, per comprendere completamente gli addebiti e le eventuali variazioni nelle ritenute fiscali.