L’intervista a Marcello Albergoni, country manager di Linkedin Italia, evidenzia una profonda trasformazione nel panorama lavorativo, sottolineando come il dinamismo e l’evoluzione costante siano elementi chiave del mercato del lavoro odierno. Questo cambiamento si manifesta in un “ribaltamento” dei ruoli tradizionali di domanda e offerta di lavoro, con le aziende che ora devono impegnarsi per risultare attrattive ai potenziali dipendenti, e i lavoratori chiamati a raccontarsi in maniera autentica e completa.
Che cos’è Linkedin? LinkedIn è una piattaforma di rete sociale orientata al mondo professionale e agli affari. Fondata nel dicembre 2002 e lanciata ufficialmente il 5 maggio 2003, LinkedIn consente agli utenti di creare profili professionali e di connettersi con altri utenti al fine di ampliare la propria rete professionale. Attraverso il proprio profilo, gli utenti possono esporre il proprio curriculum vitae, evidenziare le proprie esperienze lavorative, competenze, formazione ed essere raccomandati da colleghi e altri contatti professionali.
LinkedIn offre anche la possibilità di seguire aziende, aggiornarsi sulle ultime notizie del settore, visualizzare e candidarsi a offerte di lavoro, partecipare a gruppi di discussione e ricevere aggiornamenti sulle tendenze del mercato del lavoro.
È utilizzato sia da professionisti che desiderano promuovere la propria immagine e carriera, sia da aziende in cerca di talenti o che vogliono migliorare la propria visibilità nel mondo degli affari.
La piattaforma è disponibile a livello globale e si è affermata come uno dei principali strumenti per il networking professionale e la ricerca di lavoro, oltre che come risorsa per le aziende nel campo del reclutamento e del personal branding.
Albergoni accentua l’importanza di un profilo Linkedin che rifletta non solo le competenze professionali ma anche gli interessi personali, le passioni e le attività volontarie, per offrire un quadro completo della persona oltre le sue abilità tecniche. Questo approccio permette non solo di seguire ma anche di interagire con le aziende di interesse, partecipando a discussioni e mostrando proattività e interesse.
La necessità per le aziende di attirare talenti rimane una costante, nonostante le fluttuazioni economiche e le conseguenze della pandemia. In questo contesto, il sapersi “raccontare” diventa un fattore distintivo per i candidati, spingendo le aziende a cercare oltre i titoli di studio o i ruoli professionali precedenti, focalizzandosi sulle competenze e sulle potenzialità.
Albergoni evidenzia le nuove professioni emergenti che riflettono le esigenze di un mercato in rapida evoluzione, dove ruoli come lo sviluppatore commerciale, l’ingegnere dell’intelligenza artificiale, e lo specialista in sostenibilità diventano sempre più richiesti.
Questa tendenza sottolinea l’importanza del continuo aggiornamento professionale (re-skilling), particolarmente sentito tra i lavoratori più giovani, i millennial, che vedono nella formazione continua un elemento cruciale per la propria crescita professionale.
L’intelligenza artificiale si configura come un ulteriore fattore di cambiamento, con un impatto significativo previsto sulle professioni attuali e future. La ricerca di un equilibrio tra vita professionale e personale emerge come una delle principali motivazioni nella ricerca di nuove opportunità lavorative, soprattutto tra le donne, evidenziando un cambiamento nelle priorità dei lavoratori.
In conclusione, l’intervista con Albergoni dipinge un panorama lavorativo in cui la personalizzazione, l’aggiornamento costante delle competenze e l’adattabilità diventano elementi fondamentali per navigare con successo nel mercato del lavoro, in un contesto caratterizzato da rapidi cambiamenti e nuove sfide.